Il 2020 non è certo iniziato bene per l’Australia: gli incendi nella terra dei canguri continuano imperterriti mietendo sempre più vittime soprattutto tra gli animali e quindi in molti si stanno adoperando per capire come inviare donazioni – anche in crypto – per aiutare il continente on fire.
Con oltre 500 milioni di animali morti, tra cui ovviamente canguri e koala le cui immagini stanno straziando tutti i cuori, si tratta di un vero e proprio cataclisma, motivo per il quale molte persone stanno inviando donazioni per i lavori di spegnimento degli incendi, ricostruzione e salvaguardia degli animali: addirittura, infatti, i koala sarebbero a rischio estinzione.
Uno dei personaggi del mondo crypto che vuole aiutare in tal senso è Jay Hao, CEO dell’exchange decentralizzato OkEx, che ha postato questo tweet riprendendo un post pubblicato dalla star della WWE Peyton Royce.
The fire in Australia breaks my heart 💔😢😢
Any donation platform receive #Cryptocurrency? Kindly let me know! I want to help too🙏🙏🙏#AustraliaFires #AustraliaBurning #AustralianFires #AustraliaBushfires #Donation https://t.co/GZtyAKcLEa— Jay Hao (@JayHao8) January 6, 2020
Anche Alex Saunders, CEO e Founder di NuggetsNewsAU ha pubblicato un post in cui invita la gente a contribuire alla causa. Attualmente l’address BTC ha collezionato quasi 1 bitcoin da oltre 200 transazioni.
Let's show the world the power of #bitcoin. All donations are going to the Rural Fire Service. 🇦🇺👨🚒🚒 #AustraliaBurning #AustraliaOnFire #NSWfires
BTC address: 38gi89vKr7VPCcwdoY2coTha86rfDHeyAR pic.twitter.com/9xjAuROzMb— Alex Saunders (@AlexSaundersAU) January 4, 2020
Perché donazioni in crypto
Spesso quando si tratta di dover inviare donazioni ad enti benefiche ci si imbatte in truffe ed ostacoli per colpa della mancanza di trasparenza nei passaggi che si interpongono tra la donazione e la ricezione della donazione. Gli intermediari, insomma, sono molti e a volte prendono delle fee che vengono detratte dalle donazioni stesse.
La crypto-filantropia, come per esempio la chiama Binance Charity, offre una soluzione alternativa per poter effettuare e ricevere donazioni decentralizzate e dirette che possono aiutare le organizzazioni a ricevere donazioni con maggiore efficienza e senza, appunto, intermediari.
Oltre a Binance molte sono le altre aziende che si occupano di donazioni crypto, come per esempio le italiane AidCoin, CharityStar e Helperbit che però, ad oggi, pare non abbiano ancora organizzato nulla per il problema Australia on fire.