Phemex ha annunciato 4 nuovi indizi per il puzzle in cui ha nascosto 2,1 bitcoin.
Infatti, come promesso, visto che dopo una settimana dal lancio il puzzle non è ancora stato risolto l’exchange fondato da 8 ex programmatori di Morgan Stanley ha rivelato nuovi indizi per aiutare a trovare la soluzione.
I quattro indizi sono:
- Il primo numero primo di 21 cifre trovato nelle cifre consecutive del numero è: 957496696762772407663;
- La chiave privata che si deve estrarre dal ritratto di Satoshi è un grande numero intero, non in formato WIF (Wallet Import Format);
- Il nome del file immagine è irrilevante;
- Il passaggio successivo prevede la conversione di alcune parole dal ritratto, senza I/O, in un numero di 27 cifre.
La prima persona che riuscirà a trovare la chiave privata e trasferire i bitcoin conservati sul relativo indirizzo pubblico sarà il vincitore.
Gli indizi sono stati rivelati da Max Wong, co-fondatore di Phemex e progettista del puzzle di Satoshi, che ha anche raccontato il suo background.
Insieme a Jack Tao, Wong si è unito a Morgan Stanley 12 anni fa, ma alcuni anni dopo ha deciso di intraprendere la carriera di imprenditore, mentre Jack si è trasferito a New York per continuare la sua carriera in azienda.
Wong afferma di essere entrato nel settore crypto nel 2015, quando ricevette un libro da un investitore. Bitcoin attirò immediatamente la sua attenzione e negli anni seguenti, insieme a Tao, decise di voler portare qualcosa di nuovo e speciale nel settore crypto sfruttando il loro background finanziario tradizionale. Nel 2019 hanno così unito le forze e dato il via all’exchange di derivati Phemex.
Il puzzle, come spiega il comunicato stampa, è un omaggio a tutte le persone che affrontano la vita con intraprendenza e ingegnosità, e pubblicandolo hanno potuto osservare migliaia di persone che si sono messe a cercare di capire le basi delle criptovalute e ad imparare la crittografia. Ad oggi il puzzle è stato visto da oltre 300.000 persone.
Inoltre, il post rivela che molti utenti si stanno aiutando a vicenda nella chat Telegram del gruppo per comprendere i concetti chiave di questo nuovo ecosistema, e che è stato addirittura creato un repository su github per cercare di risolvere insieme il problema.
