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Tether Gold: le news sul nuovo asset ancorato all’oro

La news era nell’aria da tempo, ma l’annuncio è arrivato solo oggi: è stato lanciato Tether Gold (XAUT), un asset digitale ancorato all’oro fisico (XAU). 

Si tratta di un token in formato sia ERC20, ovvero sulla blockchain di Ethereum, sia TRC20, sulla blockchain di TRON, in modo da poter essere trasferito in modalità P2P da e verso qualsiasi indirizzo Ethereum o Tron.

Ogni token XAU₮ rappresenta la proprietà di un’oncia di oro fisico su una specifica barra d’oro, pertanto con un rapporto di valore 1:1 con quello dell’oncia d’oro. 

È stato emesso per soddisfare la crescente domanda di esposizione digitale al bene rifugio per eccellenza da TG Commodities Limited, che si occuperà di vendere e riscattare i token XAUT.

In questo modo per gli investitori è possibile acquistare una stablecoin che replica il prezzo dell’oro fisico avendo un sistema di holdare oro senza fee di custodia.

Oltre a XAUT, Tether in passato ha già emesso altre stablecoin, ancorate al valore del dollaro americano (USD₮), dell’euro (EUR₮) e dello yuan cinese offshore (CNH₮). 

Tether (USD₮) è la prima stablecoin ad essere stata creata, nell’ottobre del 2014, e per molto tempo è rimasta l’unica stablecoin esistente. 

Il CTO di Tether e Bitfinex, Paolo Ardoino, ha dichiarato: 

“Vi è una crescente domanda di esposizione digitale all’oro fisico, rendendo il lancio di Tether Gold un’innovazione tempestiva nell’ecosistema crittografico. Tether Gold offre i vantaggi combinati di risorse sia fisiche che digitali, eliminando gli svantaggi della detenzione di oro in modi più tradizionali, come costi di archiviazione elevati e accesso limitato”. 

Perché un asset legato all’oro?

L’attenzione del mondo crypto verso l’oro sembra in effetti essere sempre più elevata. In realtà, Tether Gold non è il primo progetto simile in circolazione, ma ultimamente vista la correlazione che appare sempre più stretta tra prezzo di bitcoin e prezzo dell’oro, la domanda di mercato di stablecoin ancorate all’oro sembra in effetti farsi sempre più corposa. 

In questo momento storico le incertezze ed i timori sui mercati finanziari, come quelli derivanti dai contrasti in atto tra USA e Iran, stanno spingendo molti investitori verso i tradizionali beni rifugio, come per l’appunto l’oro, o verso quei nuovi asset considerati sempre più beni rifugio, come bitcoin. 

La correlazione tra oro e bitcoin pertanto non è affatto casuale ed è una conseguenza proprio delle paure che si stanno facendo strada tra gli investitori. 

Ad esempio, il prezzo di un’oncia di oro fisico nel corso di queste prime settimane del 2020 è passato da circa 1.517 $ a 1.545 $, con un picco superiore ai 1.600 l’8 di gennaio. Dal canto suo bitcoin è passato da circa 7.200 $ a 8.500 $, con un percorso che per diversi giorni  sembrato simile. 

A questo punto è lecito immaginarsi che anche gli investitori crypto possano essere interessati ad investire in oro fisico, e le stablecoin ancorate al suo valore sono di fatto la risposta a questa domanda di mercato. 

Infine, il fatto che ad offrire una tale stablecoin sia Tether, l’azienda dietro la più importante ed utilizzata stablecoin al mondo, USD₮, potrebbe dare ampia diffusione a Tether Gold, sia perché la domanda di mercato di un simile asset sembra essere in crescita, sia perché Tether è già ampiamente diffuso su moltissimi exchange. 

L’unione tra una stablecoin ancorata al valore dell’oro fisico ed un brand molto conosciuto nel settore crypto come Tether, potrebbe in effetti risultare una carta vincente per far ottenere in tempi non lunghissimi ampia diffusione a questo token. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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