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Synthetix: a cosa serve e perché lancia ETH come collaterale

Synthetix è una piattaforma decentralizzata basata su Ethereum. Da poche ore ha annunciato che sarà finalmente possibile mettere a collaterale ETH per partecipare alla liquidità del progetto.

La piattaforma Synthetix supporta oltre 20 Synth che rappresentano: valute legali, materie prime come l’oro e cripto asset. Nasce per la creazione di Synth: assets sintetici su blockchain che tracciano il prezzo degli assets stessi nel mondo reale attraverso gli oracoli.

Azioni, indici e altri derivati dovrebbero essere aggiunti in futuro.

Synthetix ha un token nativo chiamato SNX. I titolari possono bloccare SNX come garanzia per coniare Synth, token ERC20 liberamente negoziabili rappresentativi di una grande varietà di assets. 

Le commissioni di transazione da Synths scambiate sull’exchange decentralizzato di Synthetix vanno ai possessori di SNX / minatori Synth, incentivando la creazione di Synth e dando valore alla garanzia sottostante.

Una grande novità per Synthetix

Con un periodo di 3 mesi di prova Synthetix introduce ETH come collaterale per la creazione e scambio dei token sintetici.

  • Nel periodo di prova, il massimo di partecipazione sarà di 5000 Ether. 
  • La posizione minima di partecipazione del singolo sarà di 1 Ether.
  • Alla fine del periodo di prova tutti i prestiti in sospeso saranno rimborsati.
  • Il minimo a garanzia bloccata nel contratto dovrà rappresentare il 150% del fabbisogno di prodotti sintetici come sETH, sUSD, sBTC.

La gestione di questa nuova forma di collaterale è stata introdotta rispettando le necessità degli stakeholder di SNX, infatti a differenza della collateralizzazione con SNX gli staker di ETH non riceveranno commissioni o premi in quanto corrono meno rischi collegati alla fluttuazione del prezzo di SNX.

Il token SNX collegato al progetto, prima di questo aggiornamento, era l’unico a fornire la liquidità alla piattaforma con un 750% di collaterale a copertura degli Assets scambiabili. 

Il modello precedente però aveva diverse problematiche: esponendo gli utenti agli shock di prezzo collegati a SNX, la piattaforma allontanava una parte del mercato meno avversa al rischio, limitando la liquidità del progetto.

Nascita e crescita di Synthetix

Inizialmente il progetto era meglio noto come Havven e fece la sua ICO nel febbraio del 2018. Il suo token era HAV. L’obiettivo di Havven era quello di sperimentare reti di pagamento attraverso le creazione di una stablecoin sintetica coperta dal collaterale HAV messo a disposizione dagli stakeholder. 

Dopo questa esperienza i suoi promotori si trovarono di fronte alla consapevolezza che molto di più poteva essere fatto. 

Con le potenzialità del sistema DeFi in evoluzione e i potenti strumenti messi a disposizione dell’ecosistema di Ethereum Havven ha iniziato a lavorare a Synthetix.

Synthetix si è posto l’obiettivo di sfruttare al massimo Ethereum per mettere a disposizione dei suoi utenti una vasta gamma di assets digitali meglio noti come assets sintetici.

Il suo successo è stato importante ed ha scalato le classifiche nei progetti DeFi grazie anche all’aumento del prezzo del token e del valore totale immobilizzato.

Come si evince dal nome stesso della piattaforma, gli sviluppatori hanno preferito parlare di assets sintetici al fine di smarcarsi dalle più tradizionali forme di assets digitali di primo livello come le tradizionali criptovalute.

Infatti la piattaforma permette la generazione e lo scambio di token rappresentativi di assets non direttamente coinvolti nello scambio.

Attraverso un oracolo il prezzo del token si collega alla realtà esterna mentre gli scambi sono protetti dal protocollo Ethereum.

Immaginate di voler acquistare una materia prima come l’oro, dal quale vi aspettate un apprezzamento futuro. Senza dover uscire dall’ecosistema Ethereum sarà possibile speculare sul prezzo.

Un token rappresentativo viene quotato e il suo prezzo è determinato da una chiamata all’oracolo che ne determina il valore. Ogni 3 minuti il prezzo viene aggiornato.

La funzione degli oracoli è fondamentale ed è anche uno dei punti più fragili del sistema. 

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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