La SEC statunitense ha accusato ufficialmente, e pubblicamente, la ICO di Enigma MPC di essere un’offerta di titoli camuffata.
Infatti, l’ente federale statunitense che vigila sui mercati finanziari, la Securities and Exchange Commission, ha annunciato di aver mosso delle accuse contro questa offerta di token ritenendola in realtà un’offerta di titoli non registrata condotta sotto forma di un’offerta iniziale di token (ICO).
Enigma nel 2017 raccolse circa 45 milioni di dollari dalla vendita dei suoi token ENG, ma solo recentemente la SEC ha rilevato che questi token in realtà sono security e che quindi la società avrebbe dovuto registrarli come tali ai sensi della leggi federali sui titoli, visto che non poteva beneficiare di un’esenzione dal requisito della registrazione.
La stessa SEC fa anche sapere che la società Enigma, con sede a San Francisco ed in Israele, ha accettato di restituire agli investitori i fondi raccolti, di registrare i suoi token come security, e pagare una penale di 500.000 dollari.
Inoltre, l’ordine emesso dall’agenzia impone alla società di cessare e desistere dal commettere ulteriori violazioni delle disposizioni delle leggi federali sui titoli.
Il direttore associato per l’Enforcement dell’ufficio regionale della SEC di Boston, John T. Dugan, ha dichiarato:
“Tutti gli investitori hanno il diritto di ricevere determinate informazioni dagli emittenti in relazione a un’offerta di titoli, sia che si tratti di attività più tradizionali o nuove. I provvedimenti presi con l’ordine di oggi offrono agli investitori della ICO l’opportunità di ottenere un risarcimento e fornire agli investitori le informazioni a cui hanno diritto mentre prendono le decisioni di investimento.”
Enigma è un protocollo decentralizzato open source che consente a chiunque di eseguire calcoli su dati crittografati, consentendo di ottenere un maggior livello di privacy a smart contract e blockchain pubbliche, con l’obiettivo di favorire l’adozione e l’usabilità delle tecnologie decentralizzate.
Il token ENG esordì sul mercato ad un prezzo di 0,77 $, per poi far registrare un massimo storico qualche mese dopo, l’11 gennaio 2018, quando superò gli 8 $ in piena bolla speculativa.
Da allora ha perso molto valore, toccando un minimo di 0,21 $ a dicembre dello stesso anno.
Ora vale 0,34 $, con una perdita del 25% rispetto a ieri, dovuta molto probabilmente alla notizia delle accuse mosse dalla SEC.
