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Bitcoin: volumi sostenuti per gli investitori istituzionali

Da 10 giorni a questa parte il volume di futures su bitcoin scambiati, presumibilmente soprattutto da investitori istituzionali, è molto sostenuto. 

Lo rivela su Twitter l’analista indipendente e collaboratore di The Cryptonomist Federico Izzi, che mostra un grafico da cui si evince che i contratti future su bitcoin del CME da 10 giorni registrano una media di scambi giornaliera di circa 300 milioni di dollari. 

Si tratta in assoluto della striscia più lunga per quanto riguarda i volumi scambiati da quando questi contratti sono stati lanciati a dicembre 2017. Inoltre, il 12 marzo si è verificato il secondo maggior picco di scambi giornalieri del 2020, con 595 milioni di dollari. 

Visto che questo tipo di prodotto finanziario, con questi volumi di scambi, viene utilizzato soprattutto dagli investitori istituzionali, i dati di cui sopra suggeriscono in modo abbastanza chiaro che a partire dal crollo verticale del 12 marzo l’interesse di questi grandi investitori nei confronti di bitcoin sia letteralmente decollato. 

Ovviamente non è dato sapere per quanto questo interesse così elevato continuerà, ma visto che non c’è mai stata una striscia così lunga di volumi così sostenuti per quanto riguarda lo scambio dei future su bitcoin, non si tratta solamente di un exploit momentaneo dovuto ad un singolo particolare evento, come il crollo del 12 marzo, durato di fatto un giorno solo. 

Anzi, dopo un calo di interesse nei giorni successivi al crollo, il 15 marzo, i volumi sono tornati a salire attorno a quota 300 milioni nei cinque giorni successivi, dimostrando che l’interesse non era affatto limitato solo al giorno del crollo, ed ai due giorni successivi. 

Inoltre, è almeno da gennaio che sembra evidente che una significativa quantità di capitali derivanti proprio da grandi investitori istituzionali stia arrivando sui mercati crypto, ed in particolare su quello di bitcoin, pertanto questa striscia eccezionale non può nemmeno essere considerata un fulmine a ciel sereno. 

Non bisogna dimenticare che la Fed ha annunciato già da giorni un potente piano che potrebbe inondare i mercati finanziari di dollari, una parte dei quali potrebbe finire per fluire anche sui mercati crypto, e ciò potrebbe indurre a considerare appetibile per molti investitori investire su bitcoin, soprattutto in questo momento in cui il prezzo è nettamente inferiore a quello degli ultimi 10 mesi. 

L’interesse degli istituzionali per questo mercato non deve affatto stupire ed i dati non fanno altro che confermare che bitcoin è tornato ad essere un asset interessante anche per costoro. 

È possibile immaginare che siano interessati soprattutto a sfruttare la sua volatilità per meri scopi speculativi, ma non è assurdo immaginare che alcuni di questi capitali possano anche essere utilizzati per investimenti a lungo termine.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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