I volumi di Ethereum oggi sono in rialzo, continuando a sostenere i rialzi.
Ieri, infatti, il rialzo dei volumi si era riflesso su Ethereum con un rialzo per ETH che è stato uno dei migliori dell’ultimo periodo con balzi che hanno superato anche il 15%, mentre i suoi volumi segnavano lo scambio più alto dalla metà di marzo con circa 700 milioni di dollari scambiati nelle ultime 24 ore.
Sono volumi di scambio importanti per Ethereum che lo hanno accompagnato al rialzo evidenziando che ieri quella di ETH è stata una giornata importante.
Dopo essersi spinta oltre i 210 miliardi di dollari nella giornata di ieri, un livello che non si registrava dallo scorso 11 marzo, la capitalizzazione totale rimane oggi poco sotto questa soglia, ma comunque evidenziando come ci sia stato un recupero generale da parte dell’intero settore.
La dominance di Bitcoin rimane attorno al 65%, invariate da ieri quelle di Ethereum che ha riconquistato la quota del 9%, e Ripple al 4,2%.
Se andiamo ad analizzare cosa sta accadendo dall’inizio del mese di aprile, il saldo è decisamente positivo con un rialzo generalizzato e balzi che al momento si spingono oltre la doppia cifra. Andando a separare le giornate tra positive e negative si può vedere un sostanziale equilibrio. Dal 1 di aprile a ieri ci sono 4 giornate positive e 3 negative.
Ma, a differenza di quanto accadeva tra febbraio e metà marzo dove le giornate ribassiste mostravano una pronuncia al ribasso molto più evidente di quelle al rialzo, in queste ultime 4 settimane le giornate rialziste stanno prevalendo per intensità, evidenziando come ci sia la voglia di una svolta al rialzo.
Questa svolta al rialzo vede il sentiment, l’indicatore fear & greed, stazionare sui livelli più bassi della scala degli ultimi 18 mesi, tornando dopo 4 settimane a risalire oltre il livello dei 20 punti, che ancora evidenzia una prevalenza di paura (paura ed estrema paura sono sotto quota 20 in una scala da 0 a 100) e dà indicazioni di un possibile cambio di passo.
Questo cambio di passo vede il recupero di oltre il 70% tra le principali crypto e la giornata così torna nuovamente a colorarsi di verde.
Tra le prime 20 crypto per market cap, invece, prevale il segno rosso: Bitcoin (BTC) perde oltre l’1% e oscilla sotto i massimi raggiunti ieri quando si è spinto poco sopra i 7.450 dollari, mentre oggi è a 7.300.
Stessa intensità ribassista per Ethereum (ETH), che vede prevalere le prese di beneficio di breve periodo. Anche Ripple (XRP) scende poco oltre l’1%. Tra le top 20 gli unici segni verdi sono quelli di Bitcoin Cash (BCH), Bitcoin Satoshi Vision (BSV), Tezos (XTZ) e Chainlink (LINK)
In particolare, la giornata vede tra i maggiori rialzi i cugini diretti del Bitcoin che hanno avuto origine dai due diversi fork, Bitcoin Cash che sale del 6% e Bitcoin Satoshi Vision arriva fino al 15% in alcune fasce della giornata.
Tra i segni positivi tra le prime 20 c’è Tezos che sale del 2% come Chainlink. Così come accaduto lo scorso mese, anche in una giornata non particolarmente euforica, di rallentamento, Tezos e Chainlink si fanno notare per essere quelle che invece stanno segnando i rialzi più pronunciati tra le big, anche se parliamo di rialzi contenuti.
Summary
Bitcoin (BTC)
Bitcoin conferma la tendenza rialzista oltre al nuovo ciclo bisettimanale iniziato 10 giorni fa che continua a mantenere la stessa intensità rialzista del precedente. È un segnale positivo che dovrà trovare ulteriori conferme anche nei prossimi giorni con estensioni sopra i 7.800 dollari.
I prezzi di Bitcoin attualmente sono nella fascia di range 7.200-7.600 dollari che ora è una fascia di resistenza in quanto è già stato un range importante tra lo scorso novembre e dicembre 2019.
Pertanto si fa sentire molto questo attuale livello di prezzo sotto l’aspetto tecnico tanto che sono anche giustificate le eventuali prese di beneficio degli operatori di breve periodo.
Ethereum (ETH)
La spinta rialzista di ieri ha fatto recuperare ad Ethereum tutto il tempo perso durante le ultime due settimane, quando rimaneva indietro nonostante i rialzi di tutte le altre in primis Bitcoin.
Con i rialzi di ieri ETH si è spinto per la prima volta dal 12 marzo a rivedere area 175 dollari. È ormai prossima ai livelli del test della trendline ribassista che unisce i massimi decrescenti dallo scorso metà febbraio. Per Ethereum il rialzo di ieri è stato accompagnato dai volumi, pertanto è anche logico o comunque fisiologico aspettarsi delle prese di profitto come sembrerebbe stia avvenendo nelle ultime 12-24 ore, ma se questo dovesse proseguire senza particolari scossoni al ribasso, senza ritiri sotto i 155 dollari (ora ETH è a 165-170 dollari) sarebbe un segnale molto positivo. Si tratterebbe di una fase di consolidamento prima di tornare all’attacco della trendline ribassista che passa al momento tra i 185-190 dollari.
Solamente un ritorno sotto i 145 dollari darebbe un primo segnale di allarme che andrebbe ad inficiare il rialzo che Ethereum ha iniziato dai minimi relativi del 5 aprile.