Come riportato da un media cinese e anche da alcuni utenti che lo hanno poi scritto su Twitter, la dApp EOS生态 (EOS Ecology) si è rivelata una truffa, lasciando i suoi utenti con un messaggio di errore, non facendoli più collegare per accedere ai loro fondi.
La dApp, realizzata da una società di Singapore, forniva agli utenti un wallet che si poteva utilizzare anche per conservare un token interno, chiamato “eos eco-coin”, con cui si poteva accedere al loro servizio di node leasing, node information e così via. Eos Ecology, tra l’altro, era anche una piattaforma di trading.
Da quel che si è potuto vedere, essendo EOS una blockchain pubblica, l’account della dApp, w.io, ha trasferito negli ultimi giorni, sia direttamente che indirettamente tramite diversi account, una cifra spaventosa di EOS: poco meno di 20 milioni di EOS, oltre 50 milioni di dollari al cambio attuale, che sono finiti nell’indirizzo dell’exchange Huobi.
Siamo di fronte alla più grande truffa mai vista all’interno della blockchain di EOS: in un paio di giorni questa exit scam è riuscita a prosciugare i conti di coloro che avevano depositato gli EOS all’interno dell’applicazione. Ora questi utenti non hanno più la possibilità di poterli recuperare.
Purtroppo, in questo settore i criminali sono sempre dietro l’angolo ed operano con ogni mezzo che hanno a disposizione, riuscendo a sfruttare falle e problemi come quelli che abbiamo visto durante gli ultimi giorni che sono stati perpetrati ai danni della finanza decentralizzata (DeFi) con una perdita di milioni di dollari per colpa di un hack ai danni di Uniswap e dForce.
Come sempre, va ricordata una delle prime regole da imparare in questo settore: non bisogna utilizzare strumenti che non sono sicuri o che comportano una gestione centralizzata dei fondi, preferendo piattaforme decentralizzate.