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Elon Musk sfida il lockdown: pronto all’arresto

Elon Musk rischia l’arresto. Il CEO di Tesla ha ingaggiato una battaglia legale con la Contea di Alameda, in California, che ostinandosi a mantenere il lockdown di fatto impedisce allo stabilimento Tesla di Freemont di ripartire. Tutto questo mentre la California ha dato il via libera alla ripresa. 

Elon Musk, via Twitter, ha fatto sapere che non rispetterà le imposizioni della contea, riaprirà lo stabilimento, sarà accanto ai suoi lavoratori, e se le autorità interverranno, sarà lui l’unico a dover subire l’arresto: 

La battaglia legale di Elon Musk

Pur di riaprire la sua fabbrica, Elon Musk ha avviato una causa legale contro la Contea. Nella denuncia si leggono chiaramente le disposizioni del governatore della California che permette alle “infrastrutture critiche” di continuare a lavorare. Ciò nonostante la Contea dove si trova lo stabilmento di Freemont ha deciso di mantenere le misure restrittive, senza eccezioni per Tesla.

Ciò nonostante la stessa Tesla ha presentato un manuale di oltre 30 pagine in cui ha spiegato come intende rispettare tutte le misure di sicurezza necessarie a garantire la salute dei lavoratori, impedendo il rischio di contagio da Coronavirus. 

La situazione è diventata insostenibile per il CEO di Tesla, soprattutto perché le altre fabbriche di auto negli Stati Uniti stanno riaprendo, mentre Tesla, stando alle autorità locali, dovrebbe ancora attendere. 

La diatriba sulla riapertura dello stabilimento di Tesla è solo l’ultima vicissitudine di Elon Musk rispetto allo scoppio del Coronavirus. 

Il primo impatto fu decisamente “superficiale”, con Musk che disse ai suoi dipendenti che c’era più probabilità di morire di incidente d’auto che di Covid-19. Poi lo scoppio della pandemia e il lockdown hanno evidentemente cambiato la sua percezione e il magnate si è prodigato in gesti di solidarietà e di supporto tecnico. 

Tuttavia lo scontro con le autorità era già evidente nei giorni scorsi quando Musk ha definito le misure restrittive “fasciste”.

In realtà gli Stati Uniti sono il paese più colpito al mondo dal Coronavirus. E probabilmente sono anche lo stato che dovrà affrontare le conseguenze economiche e sociali più gravi, perché il lockdown ha portato a far crescere in breve il numero dei disoccupati. È questo uno dei motivi per il quale la riapertura delle fabbriche e la ripresa della produzione non possono più attendere. Neanche un colosso come Tesla è esente dal rischio crisi.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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