Un recente sondaggio ha rivelato che in India è soprattutto la popolazione giovane a detenere e scambiare criptovalute.
Il sondaggio è stato rivolto direttamente agli exchange crypto ad alle NEO bank, le banche digitali del paese, tra cui WazirX, CoinDCX, Pocketbits, Bitbns, Cashaa e Oropocket, che hanno segnalato l’esistenza di molti utenti giovani, o al massimo di mezza età (tra 35 e 50 anni).
Le risposte rivelano che, in media, ben il 75% degli utenti sono giovani, mentre il restante 25% sono di mezza età. La percentuale degli over 50 invece è irrilevante, paragonabile allo zero.
Per quanto riguarda invece la percentuale di utenti di sesso femminile, gli exchange crypto rivelano che è ancora decisamente bassa, con Unocoin al 15%, seguito da Bitbns con l’11% e Pocketbits con quasi il 2%.
Invece sulle NEO bank questa percentuale è decisamente superiore, con Oropocket ad oltre il 39%, seguita da Cashaa al 30% e Bank of Hodlers al 5%.
Il sondaggio rivela anche una crescita massiccia degli utenti a causa del lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19 in corso.
È aumentato anche il volume degli scambi, ma in modo differente. Se Bitbns, Bank of Holders e Unocoin non hanno rivelato un significativo aumento dei volumi, Cashaa invece ha rilevato un incremento di oltre l’800%.
Secondo Sohail Merchant di Pocketbits i volumi e l’interesse generale sono aumentati grazie al fatto che gli utenti hanno più tempo libero per la ricerca e gli scambi. Nischal Shetty, fondatore e CEO di WazirX, ha aggiunto che anche la loro piattaforma ha visto un enorme aumento del volume degli scambi del 470% e delle registrazioni dei nuovi utenti.
Sumit Gupta di CoinDCX ha dichiarato:
“Il blocco dovuto alla pandemia di Covid-19 ha fatto sì che gli indiani trascorressero più tempo a casa, sostenendo l’interesse e la curiosità per le criptovalute che era già elevata a causa del verdetto favorevole della Corte Suprema. Ciò ha dato agli indiani la possibilità di saperne di più sui benefici che potevano accumulare con la criptovaluta, nonché di imparare a impegnarsi negli scambi di criptovalute. CoinDCX ha assistito alla continuazione della crescita da Q1 a Q2. E il volume degli scambi giornalieri su CoinDCX era di circa 15 milioni di dollari”.
Il fenomeno però è già in atto da ben prima che venisse attivato il lockdown, visto che dopo il ritiro del ban i volumi avevano già iniziato ad aumentare. A dire il vero il paese sta cercando nuove strade per introdurre il ban sulle criptovalute, ma visto il successo che sembra stiano avendo, soprattutto tra la popolazione giovane, è possibile che questo atteggiamento possa far perdere numerosi consensi al governo del paese.