HomeBlockchainSicurezzaNeworkom e la blockchain: opportunità o truffa?

Neworkom e la blockchain: opportunità o truffa?

Neworkom viene proposta come opportunità di investimento basata su blockchain, da un’attività di network marketing con un dubbio passato. È una truffa, oppure è effettivamente un’opportunità? 

Il fondatore è Andor Viragh, già coinvolto anche nel progetto della cosiddetta “acqua alcalina Kangen”, come si evince dal suo profilo Twitter e da alcuni post sul suo profilo Facebook. 

Già nel 2017 la cosiddetta “acqua alcalina” fu accusata di essere solamente uno schema di marketing multilivello, se non addirittura una truffa.  

Con Neworkom Viragh ci riprova, proponendo un ecosistema avanzato di economia circolare globale basato sul principio fondamentale della condivisione dei profitti. 

In particolare sul sito ufficiale dichiarano a proposito del loro Mobile Smart Marketplace: 

“Questo sistema è stato pensato espressamente per facilitare al massimo le attività dei commercianti, sia online che offline, e la tecnologia Blockchain consente ai membri della Community di guadagnare in tempo reale su tutte le transazioni in modo trasparente ed evitando qualsiasi tipo di manipolazione”. 

Questa affermazione è falsa perché la blockchain non è affatto un sistema che consente di guadagnare, ma solamente un registro distribuito in cui vengono memorizzate delle transazioni. Inoltre la vera blockchain è decentralizzata, mentre in questo caso non c’è traccia di decentralizzazione. 

Anzi, sul sito dichiarano anche: 

“Neworkom é nato per dare una svolta al sistema lavorativo tradizionale, grazie alla crescita di una Community motivata e utilizzando le ultime tecnologie e soluzioni offerte dalla Blockchain. Grazie all’utilizzo di un Virtual Token (VT) per effettuare le transazioni, tutte le operazioni sono trasparenti, sicure e rapide. Tutti i membri della Community potranno fare affidamento su una piattaforma all’avanguardia che consente ai propri affiliati di poter guadagnare senza rischi di alcun genere e in totale trasparenza”. 

Anche questo è falso, perché i virtual token non girano su blockchain pubbliche e decentralizzate. Solo i token veri e propri vengono emessi su blockchain pubbliche e decentralizzate, mentre i virtual token sono emessi da un singolo soggetto che ne può emettere quanti ne vuole, e ne ha sempre il pieno controllo. 

Neworkom i casi simili

Ad esempio, anche il progetto WeWe Global utilizza virtual token al posto di token veri e propri emessi su blockchain, proprio per evitare che il controllo di questi token sia nelle mani degli utenti (ovvero dei loro proprietari) e non dell’ente emittente. 

Il progetto Neworkom per certi versi sembra simile al progetto Lyoness, già sanzionato dall’Antitrust italiana con una multa da 3 milioni di euro per vendita piramidale e promozione ingannevole. 

Non è un caso ad esempio che alcuni noti promotori di Lyoness stiano promuovendo anche Neworkom, perché i due progetti hanno più di un punto in comune. 

Tra l’altro Neworkom recentemente ha cambiato nome, perchè il progetto nacque con il nome di Neworkoin, proponendo una specie di criptovaluta (NWK) con uno schema piramidale di guadagni, già ampiamente svelato

Ad oggi la criptovaluta, o token, NWK non risulterebbe esistere. 

Infine, va sempre ricordato che in molti paesi, come ad esempio l’Italia, è illecito proporre investimenti che promettono guadagni o rendimenti senza prima aver ottenuto dall’autorità di vigilanza dei mercati finanziari (Consob) l’approvazione del prospetto informativo. 

Ad oggi, a dire il vero, non è ancora chiaro se Neworkom effettivamente proponga investimenti che promettono guadagni o rendimenti, ma quello che è certo è che non risulta avere un prospetto informativo approvato dalla Consob per poter offrire al pubblico investimenti in Italia (il sito web ufficiale è anche in lingua italiana). 

A tal proposito ricordiamo che proprio la Consob italiana sul suo sito ha pubblicato un’intera sezione dedicata agli abusivismi finanziari, ed alle truffe, compresa una pagina dedicata a come riconoscerli

Questa sezione del sito è solamente in lingua italiana, ma è sufficiente utilizzare un qualsiasi strumento di traduzione automatica online per farsi un’idea di quello che viene consigliato.

 

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Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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