Ieri è stata realizzata una transazione di Bitcoin davvero imponente: sono infatti stati mossi oltre 96mila BTC che appartengono al servizio di custodia di Xapo. La transazione è stata realizzata pagando appena 4 dollari di commissioni.
Questa è la seconda transazione di questa portata che Xapo ha effettuato negli ultimi tempi: ricordiamo infatti che la precedente ammontava ad oltre 100mila BTC.
L’importo è stato diviso in due transazioni: una da 92mila BTC e l’altra da 4mila BTC, simile a quanto effettuato con la precedente, per cui potremmo dedurre che il secondo indirizzo sia utilizzato come fondo di sicurezza o come fondo di copertura assicurativa in caso di furti o smarrimenti.
Altri dati interessanti che osserviamo sono quelli relativi alle fee: sono stati pagati solo 83 satoshi per byte quindi solo 4 dollari per quasi 1 miliardo. Ciò nonostante le fee sulla blockchain di Bitcoin siano salite molto nell’ultimo periodo.
Ad ogni modo, il privacy score di Blockchair ci dice che il livello di anonimato per questa transazione è solo moderato, visto che è comunque tracciabile e riconducibile a Xapo.
Xapo, la transazione da $ 1 miliardo e il messaggio segreto
Se ci spostiamo all’indirizzo nella sua totalità, controllando anche le altre transazioni fatte e ricevute, possiamo vedere che appena un paio di giorni fa, Xapo ha effettuato centinaia di transazioni con lo stesso importo e le prime riportano un messaggio in codice:
- 1Lets1xxxx1use1xxxxxxxxxxxy2EaMkJ
- 1fuLL1xxxx1power1xxxxxxxxxxzatvCK
- 1of1xxxxx1anonymity1xxxxxxxz9JzFN
- 1See1xxxx1memo1xxxxxxxxxxxxxBuhPF
- 1dot1xxxxx1sv1xxxxxxxxxxxxxwYqEEt
- 1topic1xxx1hmwyda1xxxxxxxxxvo8wMn
- 1xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxy1kmdGr
Quindi un messaggio del genere “let’s use full power of anonymity see memo dot sv topic xy(z)”, il che sembra chiamare in causa l’anonimato delle transazioni. Potrebbe anche far pensare ad un sito visto che l’espressione “dot” è il classico punto prima dell’estensione, e l’estensione potrebbe essere una .xyz.
Altra lettura può essere quella di “vedere” l’argomento “topic” “XYZ”, ovvero l’”affare XYZ”, un incidente diplomatico tra Francia e Stati Uniti che portò quasi ad una guerra.
Certo è che è difficile comprenderne il significato, ma sicuramente non sono parole messe a caso, infatti uno strumento di messaggistica simile l’abbiamo trovato anche nel recente attacco a Twitter, quando degli utenti hanno provato ad avvisare che quanto stava accadendo era uno scam.