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Quanti Bitcoin ci sono e dove sono?

Una delle domande che spesso si pongono i neofiti è: quanti Bitcoin ci sono?

Come tutti ormai sanno, BTC ha una supply totale di 21 milioni, ma si arriverà a tale cifra tra qualche centinaio di anni, dato che ogni 10 minuti vengono prodotti solo 6,25 BTC.

Un numero limitato di Bitcoin

Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro e andare e leggere il whitepaper scritto da Satoshi Nakamoto nel 2008. In questo documento, il creatore di Bitcoin spiegava come la supply totale dell’asset doveva essere limitata.

Per questo Satoshi aveva ideato un meccanismo in cui si partiva da 50 BTC creati ogni 10 minuti fino a quando non si fosse completato un ciclo di blocchi, cosa che avviene ogni 210mila blocchi.

Dopo ogni ciclo, della durata di circa 4 anni, il premio viene dimezzato e questo accadrà fino a quando quel valore non potrà essere più dimezzato e si avrà la “Coinbase” uguale a 0.

Attualmente ogni circa 10 minuti vengono creati 6,25 nuovi bitcoin e non più 50.

Perché ci sono 21 milioni di Bitcoin?

Molti si chiedono spesso a cosa corrisponde questo numero o perché Satoshi abbia scelto proprio questa quantità di supply.

In realtà si tratta di un mistero, anche se l’anno scorso un fantomatico personaggio pakistano che asseriva di essere Satoshi Nakamoto aveva detto che 21 milioni è dato dalla scomposizione della data 18-11-2008, ovvero quando sarebbe stato registrato il sito BCCI.net.

Questa teoria, comunque, è con molta probabilità falsa.

Chi ha e dove sono tutti i Bitcoin?

Nel corso di questa decade trascorsa dal primo blocco minato, i Bitcoin sono andati a diffondersi in moltissimi wallet ed indirizzi.

Si calcolano poco meno di 40 milioni di indirizzi BTC, ma parte di questi sono inaccessibili perché i proprietari hanno perso la relativa chiave privata.

Si stima che dei 18 milioni di BTC in circolazione, sono circa 4 i milioni di BTC persi per sempre.

grafico Bitcoin

Come possiamo vedere dal grafico, buona parte dei BTC sono in mani a diversi exchange, ma va ricordato che sono molti gli indirizzi sconosciuti in mano ai vari exchange, quindi questo numero è abbondantemente sottostimato.

Inoltre, da questi dati possiamo vedere come gli indirizzi siano distribuiti in base agli importi: 

  • Poco meno di 2 milioni di indirizzi che hanno tra 1 e 10 BTC;
  • Oltre 4 milioni di indirizzi che hanno almeno tra 10 e 100 BTC;
  • 3,5 milioni di indirizzi che hanno tra 100 e 1000 BTC;
  • Oltre 5 milioni di indirizzi che hanno tra 1000 e 10000 BTC.

Questo è un dato interessante perché, se è ipotizziamo per assurdo che ci sono 21 milioni di persone che hanno almeno 1 BTC, allora vediamo che tutti nel mondo ne volessero almeno uno, sarebbe impossibile.

Ed è qui che scatta la teoria della scarsità del bene: minore è la disponibilità del bene o dell’asset, in questo caso BTC, e maggiore sarà il prezzo che il compratore dovrà sborsare per recuperarlo, se la domanda dovesse salire.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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