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Il prezzo del gas di Ethereum rimane alto

In questo periodo il prezzo del gas di Ethereum ha toccato dei veri e propri picchi come non si vedeva da tempo. 

Ad oggi per poter ottenere una conferma non rapida di una transazione sulla blockchain di Ethereum bastano poco più di 100 Gwei, ovvero meno di 1 dollaro americano, e per una transazione immediata ne occorrono più di 150, ovvero 1,25$.

Tuttavia nei giorni scorsi si sono toccati picchi anche molto più elevati, con la media per transazione schizzata a 480 Gwei il 2 di settembre. 

Visto che il numero delle transazioni è stato decisamente elevato, il 2 settembre il gas totale speso in transazioni sulla rete Ethereum è stato superiore ai 78 milioni di Gwei

Ad esempio, da inizio anno fino ad aprile, il gas difficilmente superava i 15 Gwei, mentre già a maggio aveva superato i 30, e a giugno i 40. Ma è stato a partire da luglio che si è verificata una vera e propria impennata, con il gas passato prima a 70 Gwei, e poi ad agosto ben oltre i 100. 

Il problema è dato dal numero di transazioni giornaliere registrate sulla blockchain di Ethereum, e dal costo relativamente elevato di Gwei (1 Gwei = 0,000000001 ETH). 

Il numero di transazioni registrate giornalmente sulla blockchain di Ethereum è da diversi giorni stabilmente sopra il miliardo, con picchi di oltre 1,2 miliardi. 

Basti pensare che il picco massimo storico di sempre, registrato il 4 gennaio 2018 in piena bolla speculativa, fu di 1,35 miliardi di transazioni, ovvero poco più delle 1,29 miliardi di transazioni registrate il 10 agosto. 

Inoltre il prezzo del gas in dollari è aumentato anche a causa dell’aumento del prezzo in dollari di ETH, passato dai circa 240$ di giugno agli oltre 400$ di agosto. 

Le fee medie per singola transazione sono così schizzate ad oltre 14$ il 2 settembre, da meno di un dollaro di giugno, sebbene ora stia tornando verso livelli più normali. 

Il fatto è che, nonostante i miner riescano a minare blocchi con un ritmo superiore ad uno nuovo ogni 15 secondi, il numero di transazioni inseribili in ogni blocco rimane limitato, e questo fissa un limite massimo alle transazioni che possono realisticamente essere confermate ogni giorno. 

Quando il numero di transazioni in attesa di conferma sono superiori a quelle che possono essere incluse in un blocco, i miner scelgono quelle per le quali viene pagata la fee maggiore, pertanto se il numero di transazioni in attesa è particolarmente elevato, vengono scelte solo quelle che hanno fee particolarmente elevate. 

Per questo l’enorme volume di transazioni generate nei giorni scorsi ha di fatto innalzato in maniera così significativa le fee. 

Se a ciò si aggiunge l’incremento del costo in dollari di Gwei, si comprende bene il perchè si sia arrivati addirittura ad una media di 14$ di costo medio per transazione. 

Visto il successo dei protocolli DeFi basati sulla blockchain di Ethereum, e dato l’uso sempre più massiccio che si sta facendo dei token ERC-20 di USDT, è improbabile che fenomeni come questi non si ripetano anche in futuro. 

Tuttavia quando sarà lanciato Ethereum 2.0, che sostituisce la Proof-of-Work con la Proof-of-Stake, il numero di transazioni confermabili al giorno crescerà, dando una mano a contenere il problema. 

Bisognerà tuttavia attendere l’arrivo dello Sharding per poter sperare in una soluzione a lungo termine in grado di incrementare in modo notevole il numero di transazioni giornaliere confermabili, così da abbattere drasticamente il costo del gas.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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