Il team di EOSOptions, già famoso per la sua piattaforma di opzioni lanciata in beta da diverso tempo, ha comunicato l’avvio di un nuovo progetto a tema finanza decentralizzata (DeFi) su EOS, che prende il nome di Gravy.
EOSOptions Launches GRAVY: The First HFT DeFi Protocol by https://t.co/YeeHf3koXD https://t.co/vQtC98vqxU
— EOSOptions (@EosOptions) October 20, 2020
Il progetto di Gravy rientra in quello che viene chiamato High Frequency Trading (HFT), una strategia di arbitraggio implementata direttamente sulla mainnet di EOS.
Gravy e il sistema della CPU
Per sfruttare le diverse opportunità di arbitraggio che ci sono è però necessario avere parecchia CPU.
Con questo sistema gli utenti possono donare la CPU del proprio account EOS, diventando dei veri minatori. Così facendo, in cambio ricevono il token del progetto, GRV e, mettendolo in staking, ottengono una percentuale sui profitti derivanti dall’arbitraggio, pagati direttamente in EOS.
Maggiore sarà la potenza della rete, più saranno le possibilità di trovare scambi migliori, andando ad ottenere maggiori reward per la pool. Attualmente la paga è pari al 4% giornaliero a tutti coloro che hanno messo il token GRV in stake.
Per quanto riguarda la distribuzione dei token, vediamo che non c’è stato nessun pre-mining, ma verranno emessi circa 500 token GRV al giorno per il primo anno di attività.
Questa quantità verrà dimezzata ogni anno dopo il primo anno, mentre il 12,5% del premio dei miner andrà al fondo degli sviluppatori ed un altro 12,5% dei token GRV minati andrà al fondo per sviluppare la community di Gravy.
È interessante notare come verranno distribuiti 10 GRV al giorno, per i primi 60 giorni, a tutti coloro che metteranno in stake i propri token DAPP del progetto di EOSOptions.
In questo modo si otterranno sia i token GRV che quelli DAPP. Parliamo di una media del 5% giornaliero sui DAPP messi in stake, quindi circa 1,4 DAPP al giorno.
Gravy e gli altri progetti DeFi su EOS
I progetti DeFi sulla blockchain di EOS stanno lentamente aumentando. Attualmente sono circa una ventina quelli già operativi. Per non parlare poi di quelli ancora in standby, che saranno lanciati nei prossimi mesi, come ad esempio la piattaforma per le assicurazioni.