Il team dietro al protocollo dmd.finance, EFi, ha annunciato che presto lancerà ben tre progetti in ambito DeFi che si baseranno sulla blockchain di EOS.
Sarebbero i primi casi di finanza decentralizzata che ancora mancano su questa blockchain.
Nel post possiamo leggere come la scelta di EOS sia stata dettata dall’incredibile velocità e scalabilità. Viene anche sottolineato che su questa blockchain non ci sono fee in EOS per effettuare transazioni, e questo la rende molto conveniente rispetto alle cifre folli che troviamo sulla blockchain di Ethereum, dove le fee raggiungono anche centinaia di dollari per transazione.
Efi ha anche sottolineato quanto sia importante la sicurezza, dato che gli smart contract possono essere aggiornati e modificati, e quindi è necessario avere un buon audit del codice e la multi firma sullo smart contract.
EFi ha passato l’audit di SlowMist ed ha la multi firma con i Block Producer così da impedire il movimento improvviso di fondi da parte del team.
I progetti DeFi sulla blockchain di EOS
Passando ai protocolli veri e propri, ne verranno creati ben 3 diversi che rientrano nell’ecosistema di EFi.
eHub
Il primo è eHUB, prossimo al rilascio, che è un protocollo aperto che permette transazioni cross-chain. Tramite un SDK, permette agli sviluppatori di accedere alla rete eHUB e si potranno depositare BTC ed ETH.
Lo smart contract creerà i token hETH o hBTC su EOS, ampliando così l’interoperabilità con Ethereum. Chissà che magari in futuro i diversi protocolli DeFi che troviamo su Ethereum migreranno su EOS, continuando ad utilizzare gli ETH, come fatto dal protocollo Ren.
eMulti
Il secondo progetto si chiama eMulti, ma non è ancora online. Si tratta di un protocollo di AMM (Automatic Market Making) simile ad Uniswap, ma con delle caratteristiche interessanti come:
- supportare diversi asset,
- scegliere il peso della pool,
- non più avere pool con un peso del 50/50.
Il progetto a cui si ispira è quello di Balancer.
eMutual
Infine, il terzo progetto è eMutual e non è ancora online. Come ricorda il nome, ha l’obiettivo di introdurre una protezione per i rischi legati agli smart contract. Il protocollo si rifà a Nexus Mutual che c’è su Ethereum.
Less performant platforms have quickly hit practical scalability and performance limits, but have acted as a functional Testnet for a wide range of #DeFi models. Welcome to #EOS’s unrivalled performance, developer friendliness, and token-holder empowerment https://t.co/kJMg4itAb4
— Brendan Blumer (@BrendanBlumer) September 4, 2020
Stiamo parlando di una visione a lungo termine che porterà sulla blockchain di EOS un sacco di nuovi protocolli.
Chissà poi se in futuro non arriveranno altri progetti in altri settori. Intanto il CEO di Block.one, Brendan Blumer, ricorda come tutti i progetti DeFi che ci sono sulle altre blockchain hanno già raggiunto il loro massimo di scalabilità e quindi adesso possono passare su EOS.