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Paypal e le criptovalute, le ragioni di una scelta

Paypal che darà modo ai propri utenti di comprare e vendere criptovalute sulla sua piattaforma in qualche modo cambierà per sempre il settore. 

Con i suoi 26 milioni di commercianti nel mondo, Paypal può contribuire all’adozione di massa di Bitcoin e delle criptovalute. 

L’azienda di pagamenti ha confermato ieri che accetterà Bitcoin e i primi risvolti si sono fatti sentire nel prezzo, salito in fretta e ora ad un passo dai 12.800 dollari. Salgono anche le altre crypto che saranno inserite in Paypal:

  • Ethereum, che torna a lambire i 400 dollari;
  • Bitcoin Cash, che guadagna il 7% e su porta a 265 dollari,
  • Litecoin, che vola del 13% e ritrova i 55 dollari. 

Perché Paypal accetta Bitcoin e le criptovalute

Dopo mesi di indiscrezioni, le ragioni di questa svolta sono state spiegate nel comunicato stampa ufficiale. 

“La migrazione verso i pagamenti digitali e le rappresentazioni digitali di valore continuano ad accelerare, guidate dalla pandemia da Covid-19, ed hanno aumentato l’interesse nelle valute digitali, per banche centrali e consumatori. PayPal Holdings, Inc. (NASDAQ: PYPL) ha annunciato oggi (ieri, ndr) il lancio di un nuovo servizio che consente ai suoi clienti di acquistare, detenere e vendere criptovalute direttamente dal loro conto PayPal, e ha segnalato i suoi piani per aumentare significativamente l’utilità delle crypto rendendole disponibili come fonte di finanziamento per gli acquisti presso i suoi 26 milioni di commercianti in tutto il mondo”.

Insomma, Paypal dice chiaramente che questa è una scelta obbligata per stare al passo con i tempi e con sistemi di pagamento che cambiano. 

Del resto, dicono da Paypal, l’adozione delle criptovalute è stata ostacolata dal loro uso limitato e dall’alta volatilità. Ma la tecnologia sta facendo progressi, e non è un caso che almeno 10 banche centrali emetteranno la loro valuta digitale entro tre anni.

Spiega ancora Dan Schulman, presidente e CEO di Paypal: 

“Il passaggio alle forme digitali delle valute è inevitabile, portando con sé chiari vantaggi in termini di inclusione finanziaria e di accesso; efficienza, velocità e resilienza del sistema dei pagamenti; e la possibilità per i governi di erogare fondi ai cittadini in tempi brevi”.

Insomma, anche Paypal come le istituzioni finanziarie governative, si è trovata di fronte ad un processo inevitabile ed impossibile da ignorare. Men che meno per un colosso dei pagamenti che ha tutte le carte in regola per affrontare la situazione:

 “La nostra portata globale, la nostra esperienza nel settore dei pagamenti digitali, la nostra rete a due facce e i rigorosi controlli di sicurezza e conformità ci offrono l’opportunità, e la responsabilità, di contribuire a facilitare la comprensione, il riscatto e l’interoperabilità di questi nuovi strumenti di scambio”. 

Paypal, conclude il suo CEO, intende anche collaborare con le banche centrali:

“Siamo ansiosi di lavorare con le banche centrali e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo per offrire il nostro supporto e contribuire in modo significativo a plasmare il ruolo che le valute digitali svolgeranno nel futuro della finanza e del commercio globale”.

Come funzionerà la compravendita di criptovalute su Paypal

Al momento, Paypal permetterà di comprare, custodire e vendere criptovalute solo per Bitcoin, Ethereum, Bitcoin cash e Litecoin, all’interno dell’account, ma solo per gli utenti degli Stati Uniti. Nella prima metà del 2021, Paypal conta di estendere il servizio.

Non ci saranno fee, almeno fino al 31 dicembre 2020

Paypal offrirà anche strumenti di educazione finanziaria per aiutare gli utenti a comprendere il funzionamento, i rischi e le opportunità connesse alle criptovalute e alla blockchain.

Ad inizio 2021, i clienti Paypal potranno utilizzare le criptovalute del loro account per pagare nei 26 milioni di negozi che accettano Paypal nel mondo. Questo avverrà convertendo all’istante le criptovalute in valuta fiat, anche in questo caso senza altri costi di transazione che non siano le tariffe stesse di Paypal. In pratica, spiega l’azienda: 

“Le criptovalute diventano semplicemente un’altra fonte di finanziamento all’interno del portafoglio digitale di PayPal, aggiungendo una maggiore utilità per i possessori di crypto, affrontando al contempo le precedenti preoccupazioni relative alla volatilità, al costo e alla velocità delle transazioni basate sulle criptovalute”.

La storia continua

Quello annunciato ieri è un passo su cui Paypal lavorava da tempo. Già da un anno infatti Paypal aveva avviato la collaborazione TRM Labs, che si occupa di prevenire truffe e crimini legati alle criptovalute, e con Cambridge Blockchain, che si occupa di aiutare le aziende nella svolta verso la tecnologia e in particolare nella tutela dei dati personali. 

Paypal continuerà ad esplorare la tecnologia blockchain, migliorando i servizi finanziari, con lo scopo di renderli più veloci, sicuri e convenienti. E lo farà fianco a fianco a regolamentatori, governi e banche centrali, che dovranno prendere atto che adesso le criptovalute possono finalmente diventare mainstream e questo implicherà dei cambiamenti anche nelle leggi esistenti. 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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