Una recente analisi di Santiment svela che i volumi settimanali di scambio di bitcoin nel 2020 hanno fatto registrare picchi notevolmente superiori a quelli del 2017.
Infatti pur essendoci stata a fine 2017 la più grande bolla speculativa mai vista sul prezzo di bitcoin, che lo portò a toccare il massimo storico a circa 20.000$ il 17 dicembre, il volume settimanale massimo di scambio allora fu di circa 22 miliardi di dollari.
Come mostra invece l’analisi di Santiment, la settimana del 23 aprile 2020 ha fatto registrare un volume di quasi tre volte superiore, ovvero circa 60 miliardi di dollari.
Quella fu la settimana del grande rimbalzo dopo il crollo di metà marzo, ed il prezzo salì da 6.800$ a 8.700$.
Nel corso del 2020 si sono verificati almeno altri quattro picchi del volume di scambio settimanale superiori a quello del 2017: nella settimana del 20 febbraio, in quella di metà marzo, in quella del 24 settembre ed in quella del 9 gennaio.
In altre parole il 2020 sta letteralmente surclassando il 2017 per volumi di scambio di BTC.
L’analisi di Santiment però prende come riferimento anche altri due parametri, ovvero il numero di indirizzi attivi ed il volume dell’attività sui social network connessa direttamente a Bitcoin.
Per quanto riguarda il numero di indirizzi attivi settimanalmente resistono ancora i due picchi massimi fatti registrare durante la bolla del 2017, ovvero a metà dicembre ed a inizio gennaio 2018, con oltre 1,1 milioni di indirizzi bitcoin attivi, ma nel corso del 2020 si sono superati il milione di indirizzi attivi in ben due settimane, ovvero quella del 23 luglio e quella 6 agosto.
Pertanto sebbene non siano stati registrati nuovi record, i livelli attuali si stanno avvicinando a quelli massimi di sempre.
Per quanto riguarda il volume dell’attività sui social network Santiment non dispone di dati precedenti a novembre 2018, quindi non è possibile fare confronti con il 2017.
Va detto tuttavia che nel corso del 2020 si sono verificati tre picchi, uno a metà marzo, uno nella settimana dell’halving dell’11 maggio, ed uno nella settimana del 23 luglio.
Secondo Santiment questi dati “mettono in prospettiva” quanta strada abbia fatto Bitcoin negli ultimi dieci anni, ovvero da quando è sbarcato sui mercati. In particolare i volumi di scambio del 2020, così tanto superiori anche a quelli della clamorosa bolla speculativa di fine 2017, rivelano quanto interesse i mercati stessi stiano ormai rivolgendo a questo nuovo asset finanziario.