Mentre il prezzo di Bitcoin sembra salire senza sosta, c’è chi come Ray Dalio esce fuori dal coro degli entusiasti e mostra scetticismo.
Ray Dalio è il fondatore del fondo di investimenti Bridgewater Associates, e, a differenza dei tanti istituzionali che stanno ora investendo su Bitcoin, lui mostra seri dubbi sulla regina delle criptovalute.
Li ha espressi in una serie di tweet in cui dice espressamente:
“Forse mi sto perdendo qualcosa su Bitcoin, quindi mi piacerebbe se qualcuno mi correggesse”.
Passa poi ad elencare quelli che definisce i problemi con Bitcoin.
Ray Dalio e i problemi con Bitcoin
La prima contestazione mossa a Bitcoin da Ray Dalio riguarda la funzione per cui è stato concepito da Satoshi Nakamoto: Bitcoin non è un ottimo metodo di scambio perché, a causa delle fluttuazioni di prezzo, sarebbe troppo volatile per essere usato dai commercianti.
A questa contestazione se ne collega un’altra: Bitcoin non è neppure una buona riserva di valore, sempre a causa della sua volatilità e scarsa correlazione con i prezzi di ciò che si vuole comprare.
Quindi, dice Dalio:
“Averlo non protegge il mio potere d’acquisto”
Inoltre, aggiunge, Bitcoin potrebbe essere messo fuori legge:
3) if it becomes successful enough to compete and be threatening enough to currencies that governments control, the governments will outlaw it and make it too dangerous to use. (4/5)
— Ray Dalio (@RayDalio) November 17, 2020
“Se avesse troppo successo e diventasse una minaccia per le monete che i governi controllano, i governi potrebbero renderlo illegale e rendere difficile il suo uso”.
Infine, Dalio azzarda un paragone con l’oro, sostenendo che:
“A differenza dell’oro che è la terza riserva che le banche centrali detengono, non riesco ad immaginare banche centrali, grandi investitori istituzionali, business o compagnie internazionali che usino Bitcoin”.
Chiude questa serie di tweet chiedendo di essere corretto se sta sbagliando.
Prontamente sono arrivate risposte di esperti del settore, tra cui spiccano Nick Szabo e Brendan Blumer.
Nick Szabo (che si definisce pioniere delle criptovalute e della blockchain), sottolinea come Ray Dalio si concentri troppo su un fenomeno “superficiale” quale la volatilità di Bitcoin, piuttosto che sui grandi rischi connessi all’attuale sistema monetario e alla moneta fiat. Bitcoin, dice Szabo, richiede meno fiducia, ma a differenza dell’oro è più facilmente trasferibile.
E conclude:
“È una forma di denaro senza precedenti, ma, come qualsiasi altra novità scambiata in un mercato libero, il suo viaggio storico inizia in modo volatile”.
Per Brendan Blumer (CEO e founder di Block.one) invece, Bitcoin è usato come riserva di valore, ma, aggiunge:
Non spediamo l’oro, le azioni o altri simili, perché quello è lo scopo della moneta fiat. Bitcoin è distribuito equamente, inclusivo, estensibile, pubblicamente verificabile, e ha una supply definita. Bitcoin è credere nella matematica rispetto alle persone.
In un altro tweet è persino più incisivo:
C’è una quantità infinita di fiat per acquistare una quantità finita di BTC. Il principio fondamentale dell’investimento è quello di aumentare il proprio potere d’acquisto, e Bitcoin è forse lo strumento migliore per farlo. Ha fondamentali simili a quelli dell’oro, ma sovraperforma praticamente su tutte le metriche.
Sarà bastato a convincere Ray Dalio della bontà di Bitcoin? Non è dato saperlo perché non ha replicato. Ad ogni modo, critici o entusiasti, Bitcoin continua a salire e oggi ha toccato i 18.000 dollari.
Al di là del prezzo, anche la capitalizzazione di mercato dimostra che la forza di Bitcoin non può più essere trascurata. Ma a quanto pare servirà ancora molto per convincere gli scettici dell’esistenza di una nuova moneta da utilizzare anche come riserva di valore.