HomeCriptovaluteLe IBCO come soluzione ai problemi delle ICO

Le IBCO come soluzione ai problemi delle ICO

Soprattutto in Asia sta prendendo piede un nuovo metodo di fare crowdfunding per progetti crypto: le Initial Bonding Curve Offering (IBCO).

IBCO vs ICO

Come le ICO, anche in questo caso parliamo di un metodo per raccogliere capitali per il proprio progetto in ambito blockchain. Ma le IBCO apportano dei miglioramenti all’ormai più vecchio metodo: infatti, esse risolvono problemi quali: 

  • la mancanza di liquidità; 
  • l’arbitrarietà di decisione del prezzo dei primi token.

Infatti, nel caso delle ICO, il prezzo dei token viene deciso solo dai promotori del progetto e fino al momento di listing sugli exchange gli utenti non possono veramente conoscere il valore reale del token. 

Inoltre, non tutte le aziende che hanno raccolto fondi con una Initial Coin Offering li hanno poi realmente spesi per finanziare il progetto.

E così le IBCO sono nate per risolvere questi problemi sfruttando le bonding curve degli exchange decentralizzati. 

In sostanza una IBCO è simile a una IDO (Initial DEX Offering) e si tratta di un modo per collezionare fondi per diverse DAO, ovvero le Decentralized Autonomous Organizations che emettono token. 

Con le IBCO i token dedicati alla public sale non vengono coniati tutti prima dell’emissione sul mercato, ma coniati e bruciati a seconda di una bonding curve in cui i token vengono creati solo se qualcuno li acquista sul mercato.

Al contrario, i token verranno bruciati se saranno venduti alla bonding curve stessa. 

In questo modo il prezzo non viene stabilito arbitrariamente, ma verrà deciso dal mercato. 

Inoltre i fondi investiti rimangono nella pool della bonding curve per assicurare liquidità al mercato. I promotori del progetto possono ritirare solo una quantità predeterminata di fondi ogni mese. 

OVR e la realtà aumentata

Un esempio di questo metodo di crowdfunding è il progetto lituano chiamato OVR, che lancerà la sua IBCO basata su DAO il prossimo 30 novembre 2020.

OVR è una piattaforma decentralizzata per il web, che si propone di unire il mondo fisico a quello virtuale grazie all’utilizzo della Realtà Aumentata (AR). 

La piattaforma è composta da 1,6 trilioni di esagoni unici chiamati OVRLands che potranno essere acquistati tramite aste e scambiati o affittati in modo decentralizzato. 

Ogni OVRLands è un ambiente 3D che può ospitare giochi, eventi e tornei.

Le OVRLands non sono altro che token non fungibili (NFT), di tipo ERC-721, acquistabili con i token OVR che verranno emessi proprio tramite la IBCO. 

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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