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Andreas Antonopoulos: come evitare fee eccessive su Bitcoin

Il celebre esperto di Bitcoin Andreas Antonopoulos ha pubblicato su Twitter una sorta di mini-guida per come fare ad evitare commissioni elevate sulle transazioni in BTC.

Infatti, come sottolinea Antonopoulos, durante i periodi di euforia la capacità della rete Bitcoin viene messa a dura prova, con conseguente congestione, e transazioni lente e costose. 

Il primo passo che suggerisce di fare è quello di controllare il livello di congestione della rete. 

Infatti quando viene inviata una transazioni di BTC on-chain, questa non finisce subito nella blockchain, ma nella cosiddetta Mempool. 

La Mempool non è altro che l’elenco delle transazioni in coda, in attesa di essere inserite in un blocco e confermate. 

Lo strumento suggerito è il grafico chiamato “Johoe’s Bitcoin Mempool Size Statistics”, che mostra minuto per minuto non solo la quantità di transazioni in coda, ma le suddivide anche per fascia di fee, espresse in sat/B (ovvero Satoshi per Byte). 

Bisogna tener presente che, in genere, in ogni blocco ci stanno circa 2.500 transazioni, quindi è sufficiente che ve ne siano meno di questa cifra oltre ad un certo livello di fee per avere quasi la certezza che, rientrando in quel livello di fee, sia possibile farsi confermare una transazione già nel blocco successivo.

Non bisogna dimenticare che in genere viene minato un nuovo blocco ogni circa 10 minuti, quindi ad esempio se ci vogliono tre blocchi prima che una transazione sia confermata, bisognerà attendere circa 30 minuti. 

Come controllare le fee su Bitcoin: i consigli di Andreas Antonopoulos

Inoltre i miner, ovviamente, scelgono di includere nei blocchi le transazioni con maggiori fee, visto che incassano queste ultime, pertanto inevitabilmente le transazioni con maggiori fee hanno maggiori probabilità di essere incluse in un blocco prima delle altre. 

Antonopoulos ricorda che diversi tipi di transazione hanno dimensioni diverse in Byte, a seconda della complessità, del numero di input / output e del tipo di indirizzo speso, ma che in genere una tipica transazione con un ingresso e due uscite ha un peso di circa 144 B. 

In realtà alcuni wallet non consentono di impostare le fee a proprio piacimento, pertanto in quei casi l’unica cosa da fare è attendere un momento di bassa congestione. 

Inoltre in caso di wallet che consente di impostarle, gli indirizzi “legacy” che iniziano con “1” sono quelli che richiedono transazioni più pesanti, e quindi costose, mentre quelli Segwit che iniziano con “3”, o nativi Segwit che iniziano con “bc1” sono i migliori. 

Ancora meglio utilizzare wallet che supportano il “bumping” delle commissioni, ovvero la possibilità di provare con una tariffa bassa, per poi eventualmente aumentarla in caso di eccessiva lentezza. 

In caso di commissioni troppo basse la transazione potrebbe non essere confermata, ma in tal caso i BTC non andrebbero persi: tornerebbero semplicemente indietro al mittente, e la transazione sarebbe di fatto annullata. Se la rete rimane congestionata per molto tempo, potrebbero essere necessari anche fino a 14 giorni prima che la transazione venga annullata ed i BTC tornino indietro, ma solitamente ne bastano 2 o 3. 

Comunque fino a che una transazione è in pending, i BTC inviati con quella transazione sono di fatto bloccati.

Quindi è importante scegliere un wallet che consenta di avere indirizzi Segwit, di impostare le fee a piacimento, e di poterle modificare fintantoché la transazione è ancora in pending.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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