Da un comunicato stampa apprendiamo di un evento incentrato sui vini e promosso dalla Italian Wine Crypto Bank (IWCB), in merito alla presentazione del relativo progetto in un webinar che si terrà il prossimo 18 dicembre alle ore 14.00.
Il progetto si occupa di promuovere l’eccellenza italiana legata ai vini per diffonderla in tutto il mondo, considerato che è un settore in cui l’Italia è uno dei maggiori competitor a livello mondiale.
Vino e blockchain: uno stretto legame
Non è però la prima volta che un’azienda vinicola sfrutta la blockchain, quindi bisogna dire che non è una novità. Infatti, qualche mese fa avevamo già sentito parlare di BPPB Winechain per i vini pugliesi, di OpenVino e Ezlab.
Per quanto riguarda la blockchain, il team del progetto ha dichiarato che userà Ethereum, anche se non è ben chiaro in che modo.
Il token dunque probabilmente sarà un ERC20 e pare verrà anche organizzata qualche forma di token sale per raccogliere fondi.
Ha spiegato a Cryptonomist un portavoce del progetto:
“Il token avrà nella prima fase la funzione di raccogliere fondi da investitori che credono nel progetto con la sicurezza di sapere che i token sono legati ad un asset che li garantisce (il vino che la Banca ha in riserva). Successivamente il token, oltre ad essere scambiato, potrà anche essere usato per l’acquisto dei vini dell’Italian Wine Crypto Bank con offerte dedicate agli acquisti fatti con i nostri token”.
Chi c’è dietro l’Italian wine crypto bank
La IWCB è stata fondata dal produttore tv Rosario Scarpato, che ha prodotto ben 11 edizioni dell’Italian Cuisine and Wine World Summit.
La società è gestita dal gruppo con sede ad Hong Kong chiamato The I Factor Limited.