Ormai esistono diverse piattaforme che consentono di scambiare contratti futures su Bitcoin.
Non si tratta sempre di contratti dello stesso tipo, visto che ve ne sono sia con sottostante in BTC che con sottostante in dollari, sia a scadenza che perpetui, ma perlomeno per quanto riguarda l’open interest in dollari possono essere confrontati.
Esiste addirittura un grafico che mostra come cambiano nel corso del tempo gli open interest dei futures su Bitcoin sulle varie piattaforme e come varia l’aggregato.
Questo grafico elenca le principali piattaforme su cui vengono scambiati contratti futures su Bitcoin.
Tra queste ve ne sono tre che si contendono il primato.
Le piattaforme più usate per i future su Bitcoin
Ad esempio, al 28 gennaio 2021, su un open interest totale di 10,5 miliardi di dollari, 1,83 miliardi sono su Binance. Tuttavia al secondo posto c’è Okex, con 1,82, ed al terzo posto il CME con 1,71.
Ormai è da diverso tempo che queste tre piattaforme si contendono il primato, e da sole detengono il 51% di tutto l’open interest aggregato.
Binance e Okex sono due exchange crypto, con origine asiatiche ma operativi in tutto il mondo. Sebbene Binance abbia lanciato la piattaforme per i future solo di recente, Okex invece offre questi contratti da molto tempo.
In entrambi i casi si tratta di contratti con BTC come sottostante,sia a scadenza che perpetui.
Il CME invece è la borsa di Chicago, ed i suoi contratti future sono a scadenza, e sono regolati in dollari.
Mentre Binance ed Okex si rivolgono in particolare agli investitori retail che già operano sui mercati crypto, CME invece si rivolge agli investitori tradizionali, tra cui anche gli istituzionali.
A dire il vero, anche sulla borsa di New York (NYSE) è possibile scambiare dei contratti future su bitcoin, ovvero quelli di Bakkt a scadenza ma regolati in Bitcoin. Tuttavia il loro volume di scambio non è mai riuscito a raggiungere i livelli del CME.
Probabilmente ciò è dovuto al fatto che questi future sono destinati agli investitori tradizionali, che probabilmente preferiscono quelli regolati in dollari rispetto a quelli in BTC.
Anche su Huobi l’open interest dei future su bitcoin ha superato il miliardo di dollari al 28 gennaio, ed anche in questo caso si tratta di un exchange crypto di origine asiatica.
Appena sotto il miliardo c’è Bybit, seguito da Bitmex, Deribit e FTX. Infine nel grafico sono elencati anche Bitfinex e Kraken.
Pertanto la stragrande maggioranza dei contratti future su bitcoin sono stati aperti sulle piattaforme crypto, mentre le borse tradizionali stentano a farsi strada in questo mercato, con l’eccezione del CME.
Addirittura, i primi futures su Bitcoin quotati in borsa, quelli del CBOE, hanno cessato di esistere a giugno del 2019 a causa dei ridotti volumi di scambio e della fortissima concorrenza di quelli del CME.
Nell 2020 l’interesse nei confronti di questi derivati è cresciuto moltissimo, quindi è possibile immaginare che in futuro saranno messi sul mercato altri future simili.