Il secondo giorno consecutivo al rialzo, che vede prevalere il segno verde per oltre l’85% delle principali criptovalute, descrive un mese di marzo che inizia con un passo rialzista e con Bitcoin alla ricerca dei 50.000 dollari.
Tra le big, i migliori rialzi della giornata spettano a Chainlink (LINK) che sale di oltre il 15% e riaggancia i 30 dollari, livello lasciato l’ultima volta una settimana fa. Fa molto bene anche Ethereum (ETH) che cresce del 7%, stessa performance di Binance Coin (BNB).
Passaggio completato per la mainnet di Cardano all’aggiornamento Mary che ottimizza la sua catena aggiungendo la possibilità di creare token nativi.
Al momento questo si riflette sui prezzi con un ritracciamento già iniziato nel weekend che continua anche oggi, evidenziando Cardano tra le poche al ribasso con una perdita di poco più del 3%.
Nonostante la debolezza di oggi, ADA conferma la terza posizione in classifica tra le maggiori capitalizzate.
La migliore di giornata è Theta Fuel (TF) insieme ad Enjin Coin (ENJ) e Flow (FLOW), tutte in rialzo di oltre il 30%.
Anche la giornata di oggi registra volumi inferiori a quelli della settimana scorsa con poco più di 500 miliardi di dollari scambiati nelle ultime 24 ore, la metà dai picchi di una settimana fa.
Il market cap si riporta sopra i 1.500 miliardi di dollari, con Bitcoin che resiste poco sopra il 60% della dominance ed Ethereum poco sotto il 12%.
Il valore totale bloccato sulla DeFi risale sopra i 39 miliardi di dollari con Maker sempre in prima posizione per TVL, che rimane sopra i 6 miliardi. Compound riconquista la seconda posizione, continuando la lotta con Aave che oggi scivola in terza.

Bitcoin (BTC) verso i 50.000 dollari
Bitcoin prova per la seconda volta nell’ultima settimana a riportarsi sopra i 50.000 dollari ma manca il supporto dei volumi in acquisto. Rimane pertanto la tendenza ribassista di medio periodo anche se la tenuta dei 44.000 dollari si conferma un buon segnale.
Tecnicamente i prezzi del Bitcoin si trovano nella fase finale del ciclo bimestrale. Il termine è previsto per la seconda parte di marzo.

Ethereum (ETH)
Anche Ethereum conferma la voglia di risalire con prezzi che provano a spingersi sopra i 1.600 dollari, al momento senza successo. Dopo il forte movimento ribassista che dai picchi di sabato 20 febbraio ha visto cedere il 35%, che coincide con il 50% del ritracciamento di Fibonacci, il prezzo rimbalza di oltre il 20%.
Per confermare il movimento è necessario tornare sopra i 1.650 dollari altrimenti la tendenza rimane ancora in un trend ribassista di medio periodo.