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Titoli di Stato USA a 10 anni e tassi di interesse: cosa sono

Le parole di Jerome Powell di ieri hanno portato ad un aumento del tasso di interesse dei Titoli di Stato USA a 10 anni degli Stati Uniti, mentre contestualmente si è registrato un calo di Bitcoin. 

Perché queste due reazioni? Diciamo subito che siamo in presenza di strumenti di investimento decisamente diversi. 

Cosa sono i Titoli di Stato a 10 anni e che differenza c’è con Bitcoin

Durante un intervento al Job Summit del Wall Street Journal il governatore della Federal Reserve degli Stati Uniti non ha escluso che possa esserci ancora un aumento dell’inflazione, ma al momento la Fed non interverrà. Questo ha innescato una discesa dei mercati azionari, titoli tecnologici in particolare, e anche Bitcoin ha messo la retromarcia.

In pratica le parole di Jerome Powell potrebbero aver spinto gli investitori a rivolgersi ad uno dei sistemi di investimento considerato tra i più affidabili sul mercato: i titoli di stato. Sono uno strumento che permette all’investitore di prestare denaro al proprio Stato che glieli restituirà nel tempo accordato con i tassi di interesse. Per l’investitore ci sono poche cose sicure come un prestito allo Stato, mentre per lo Stato i bond servono a finanziare il debito. 

Come funzionano i Treasury Bond a 10 anni

I Treasury Bond a 10 anni sono i titoli di Stato Usa con rendimento decennale. Indicati spesso erroneamente come t-bonds, in realtà questa definizione si associa ai titoli di Stato a 30 anni e non a 10 anni. Il termine più appropriato in realtà è quello di t-notes (Treasury Notes). All’investitore che sottoscrive un titolo di stato, il governo corrisponde periodicamente degli interessi a suo favore. In pratica i Treasury Bond costituiscono una fonte di reddito costante. Alla scadenza del termine (in questo caso, dopo 10 anni), lo Stato restituisce la somma presa in prestito. 

Tuttavia i titoli di Stato, Treasury Bond compresi, non sono privi di rischi. L’aumento dei tassi di interesse (quello avvenuto ieri) infatti porta ad un aumento del costo del denaro e quindi ad una svalutazione del titolo di Stato. Allo stesso modo, anche l’inflazione costituisce un rischio per i Treasury Bond.

Le differenze con Bitcoin

Bitcoin non è stato insensibile alle parole di Jerome Powell, tanto che da ieri ha perso circa il 4%, pur rimanendo sopra i 47.000 dollari. È un indicatore di come gli investitori siano preoccupati per l’attuale situazione che non interessa solo gli Stati Uniti, perché ciò che accade negli USA di solito si riflette nell’economia mondiale. Ad ogni modo la performance di Bitcoin resta decisamente solida, con un guadagno che da inizio anno è di oltre il 50%. 

Come prodotto di investimento, la grande differenza rispetto ai titoli di stato, può essere rappresentata dalla volatilità. Bitcoin ha abituato il suo pubblico a perdere e guadagnare cifre spaventose nel corso di poche ore. Ma l’alta domanda da parte di investitori istituzionali, oltre che retail, dimostra che si sta accreditato sempre di più come prodotto da inserire in un portafoglio diversificato. 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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