Per Bitcoin, nonostante lo scarso sostegno dei volumi, è il sesto giorno consecutivo al rialzo, la serie più positiva dall’inizio dell’anno. Per ritrovare un andamento simile bisogna risalire alla fine di dicembre.
Il rialzo trascina l’intero settore. Anche oggi continua a prevalere il segno positivo. Oltre a Bitcoin sale anche Ethereum che torna ad un passo dai record assoluti di metà febbraio.
Tra le big torna a salire con prepotenza Polkadot (DOT) che guadagna l’8% su base giornaliera e rivede i 40 dollari. La migliore di giornata è Polygon (MATIC) che sale di oltre il 35%.
Fa molto bene anche Basic Attention Token (BAT) che segna il picco più alto degli ultimi anni. Infatti il prezzo di BAT cresce oltre 0,87 dollari, riconquistando le quotazioni dei primi giorni del lancio (gennaio 2018).
Il market cap supera i 1.700 miliardi di dollari, ad un passo dal record storico, a poco meno di 50 miliardi dal record storico registrato il 21 febbraio. I volumi di scambio con meno di 500 miliardi giornalieri rimangono sotto la media dell’ultimo mese. È l’unico segno che manca a sostegno dell’ottimo andamento di questa settimana.
Sia Bitcoin che Ethereum, le più scambiate, registrano la metà delle contrattazioni dai picchi di febbraio.
La DeFi sale sopra i 42 miliardi di dollari. Oggi tornano a crescere il numero degli ETH bloccati mentre invece continua l’emorragia dei Bitcoin tokenizzati per essere utilizzati nei servizi di finanza decentralizzata. Maker resta leader dei progetti DeFi, tornando per la prima volta sopra i 7 miliardi di dollari, dopo circa 20 giorni.
Bitcoin (BTC), mancano i volumi
Con la salita delle ultime ore oltre i 56.000 dollari, Bitcoin rivede i massimi di metà febbraio. La risalita che ora diventa un vero e proprio rialzo di breve periodo non viene accompagnato dai volumi in acquisto. È questo l’unico segnale che manca a sostegno di un solida rialzo.
Dall’altra parte la tenuta dei supporti e la dimostrazione di voler tornare a rivedere i massimi storici inizia a far pensare ad una troncatura della chiusura del ciclo a due mesi. La settimana continua a dimostrarsi decisiva per il proseguimento della tendenza rialzista.
Ethereum (ETH)
Non è da meno Ethereum che con un balzo che dai minimi di fine febbraio vede recuperare oltre il 40% del valore. Il consolidamento sopra i 1.500 dollari e la spinta che in meno di tre giorni ha riportato il prezzo oltre i 1.800 dollari è un segnale positivo.
Anche per Ethereum manca la conferma di importanti nuovi acquisti ed è un elemento necessario per il proseguimento dell’attuale rialzo. Alle attuali condizioni un segnale negativo arriverebbe solo con un ritorno sotto i 1.600 dollari.