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Revolut consente ai dipendenti di lavorare dall’estero

COMUNICATO STAMPA

Revolut, la super app finanziaria con 15 milioni di clienti in tutto il mondo, ha annunciato che consentirà ai suoi oltre 2.000 dipendenti di lavorare dall’estero fino a 60 giorni l’anno, un ulteriore passo nel suo impegno di promuovere il lavoro agile.

Una volta che le restrizioni di viaggio verranno allentate – e sempre seguendo le linee guida delle autorità sanitarie nazionali – i dipendenti Revolut avranno l’opportunità di lavorare temporaneamente da un luogo diverso rispetto al Paese di impiego. L’azienda ha studiato le normative applicabili in materia di imposte per la società, immigrazione, imposte sul reddito e previdenza sociale per creare una policy vantaggiosa e conveniente per i dipendenti.

La nuova politica di lavoro temporaneo dall’estero è stata lanciata per venire incontro alle richieste dei dipendenti che, provenendo da tanti diversi Paesi, hanno espresso la necessità di visitare le famiglie più spesso e/o per periodi più lunghi. Poiché Revolut abbraccia la diversità culturale del suo personale, ha voluto consentire ai dipendenti di trascorrere più tempo di qualità all’estero.

I dipendenti Revolut che desiderano lavorare al di fuori del proprio paese di impiego per motivi personali e non lavorativi, potranno farlo per un periodo massimo di 60 giorni di calendario nei 12 mesi. 

Jim MacDougall, VP of People di Revolut, ha dichiarato:

“Riteniamo che quando i vari Paesi inizieranno a revocare le restrizioni locali e di viaggio, dopo un anno a porte chiuse, questa nuova policy sarà un enorme successo tra i dipendenti di Revolut. Poiché stiamo eliminando i confini nel settore dei servizi finanziari, aveva senso allineare alla nostra missione di prodotto anche la politica interna. I nostri dipendenti hanno chiesto flessibilità e questo è ciò che stiamo offrendo loro come parte della nostra continua attenzione all’esperienza e alla selezione dei talenti “.

Revolut: la nuova strategia per i dipendenti annunciata quest’anno

Questa nuova policy fa parte della più ampia strategia di Revolut verso un lavoro flessibile. A febbraio, Revolut ha annunciato il passaggio a un modello ibrido, supportato dall’innovativa strategia immobiliare RevLabs che prevede il riutilizzo di tutti i suoi uffici come spazi collaborativi flessibili. 

In risposta alle preferenze chiaramente espresse dai suoi oltre 2.000 dipendenti, Revolut ora consente alla stragrande maggioranza di scegliere quando e quanto spesso desiderano lavorare da casa o recarsi in ufficio. Questo nuovo modello ibrido è un progetto pilota e dovrebbe essere completamente implementato entro la fine dell’anno.

I sondaggi interni di Revolut mostrano le risposte positive dei dipendenti riguardo il lavoro da remoto: oltre il 56% preferirebbe lavorare da casa tra le 4 e le 2 volte a settimana, mentre il 36% vorrebbe lavorare da remoto al 100%. Solo il 2% di tutti gli intervistati preferirebbe lavorare tutti i giorni dall’ufficio. Il 95% dei dipendenti Revolut ritiene che il lavoro da casa non abbia influito sulla produttività personale o che il cambiamento sia stato positivo, lo stesso per le prestazioni del team, con il 97% che non menziona alcun cambiamento o cambiamento positivo. Anche la collaborazione in team è rimasta invariata, o il cambiamento è stato positivo, secondo l’89% degli intervistati.

Revolut si è concentrata incessantemente sul suo obiettivo di costruire la prima super app finanziaria veramente globale, continuando ad incrementare la sua base di clienti nel 2020 e nel primo trimestre del 2021. Revolut ha anche mantenuto la sua attenzione sull’assunzione di talenti, con una maggiore flessibilità in termini di location che consente la capacità di costruire dei team senza confini e di offrire opportunità di carriera a molte più persone di talento.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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