La modella americana Emily Ratajkowski ha annunciato pochi giorni fa di voler mettere in vendita i propri NFT per riappropriarsi della sua immagine e identità digitale, che nel mondo della moda e del cinema spesso viene sfruttata da chiunque senza che attori e modelli ci possano guadagnare.
In a step toward my ongoing effort to reclaim and control my image, I’m thrilled to announce my first conceptual artwork to ever come to market, an NFT entitled Buying Myself Back: A Model for Redistribution.
— Emily Ratajkowski (@emrata) April 23, 2021
Come ha scritto in un thread sul suo profilo Twitter, l’NFT si intitolerà “Buying Myself Back: A Model for Redistribution”, ovvero “Ricomprarmi: un modello per la ridistribuzione”.
Secondo Emily, le donne devono poter controllare la propria immagine come meglio credono, mentre Internet spesso le sfrutta senza che loro possano avere controllo o guadagnarci. Con gli NFT Emily vuole di nuovo avere il controllo, venendo retribuita ogni qual volta qualcuno voglia usare le sue fotografie.
“The digital terrain should be a place where women can share their likeness as they choose, controlling the usage of their image and receiving whatever potential capital attached”, ha anche spiegato la Ratajkowski su Twitter.
Così, il prossimo 14 maggio i suoi non fungible token andranno all’asta grazie ad una partnership con la casa d’arte Christie’s, ormai famosa anche per aver venduto l’NFT più costoso della storia, ovvero quello dell’artista americano Beeple per oltre 69 milioni di dollari per l’opera “Everydays: The First 5000 Days,”
Emily e i non fungible token
Già nel 2020 la modella aveva espresso la sua visione dell’industria sul New York Magazine con un articolo intitolato proprio “Buying Myself Back”, in cui denunciava come la sua immagine non fosse realmente sua e come addirittura in passato sia stata portata in tribunale per aver pubblicato su Instagram una fotografia che la ritraeva, scattata da un paparazzo che però non le aveva dato l’autorizzazione per farlo.