Bitcoin to the moon? Si, letteralmente, grazie a Tradingview. Il team di ingegneri della piattaforma ha infatti realizzato un piano di volo per permettere ai grafici di Tradingview di raggiungere la stratosfera, a circa 35 km dalla superficie della Terra “con uno schermo ed un macchinario apposito per resistere alle condizioni estreme di temperatura e pressione presenti a tali altitudini”, come spiega il comunicato stampa diffuso dall’azienda.
E per celebrare questo bizzarro avvenimento, Tradingview ha utilizzato la tecnologia blockchain, in particolare quella di Ethereum, per creare un NFT della fotografia che immortala il suo grafico nello spazio.
Summary
L’NFT di Tradingview su Bitcoin
Il non fungible token si trova su Opensea e l’asta terminerà tra quattro giorni, ovvero il prossimo 24 agosto. Il prezzo di partenza era stato di 0.1 ETH ed ora si trova di 0.1456 ETH, ovvero attualmente $478,69.
Sul profilo su Opensea di Tradingview si possono trovare anche altri due NFT: uno del grafico dell’andamento in borsa delle azioni di Virgin Galactics – attualmente al costo di 0.1 ETH – e l’altro intitolato “All Time Highs” che è un video del lancio nello spazio di una sorta di carta dei tarocchi.
Quest’ultimo NFT promette anche del contenuto sbloccabile che sarà annunciato quando l’asta sarà terminata.
La descrizione spiega che questa iniziativa era iniziata per scherzo durante lo scorso Pesce d’Aprile 2021, ma aveva avuto talmente successo da volerla realizzare realmente.
Tradingview è uno dei siti web piu visitati dai trader per vedere gli andamenti e le analisi di mercato non solo delle crypto ma anche della borsa.
Tradingview ha anche un blog su The Cryptonomist in quanto le nostre aziende hanno stretto una partnership già nell’ormai lontano 2018.
Bitcoin nello spazio
Nel 2019 anche Blockstream aveva inviato Bitcoin nello spazio per avere un metodo alternativo per poter scaricare un full node Bitcoin in caso di mancanza di connessione Internet, per esempio in caso di colpo di Stato o per i Paesi più poveri e gli angoli più remoti della Terra.
La soluzione era stata creata anche per motivi di privacy in quanto chiunque può vedere l’indirizzo IP associato al proprio nodo, mentre con una connessione satellitare risulta molto più difficile.