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Chi sono le balene di Bitcoin e quanto pesano nel mercato

Con il termine balene di Bitcoin si intendono i grandi detentori di BTC. Sono persone, istituzioni o piattaforme che nei loro wallet hanno veramente una ingente quantità di denaro sotto forma di criptovaluta.

Quante balene di bitcoin esistono e quanti BTC hanno

È possibile quantificare le balene di BTC, per farlo, basta consultare Bitinfocharts.

La tabella ci dice che:

  • La top 100 dei ricchi detiene il 15,02% della supply totale di Bitcoin, pari a 2,8 milioni di BTC per v133 miliardi di dollari;
  • La top 10 degli indirizzi ha il 6,04% della ricchezza,
  • La top 100 degli indirizzi ha il 15,02% della ricchezza;
  • Ci sono oltre 2 milioni di indirizzi che hanno almeno 10.000 dollari in bitcoin.

Chi sono le balene

Sebbene bitcoin garantisca uno pseudo anonimato, è possibile risalire all’identità di alcune di queste balene.

Gli exchange

Anche in questo casi ci viene in soccorso Bitinfocharts, che ci mostra che i detentori di alcuni dei maggiori indirizzi di BTC sono gli exchange. Nello specifico, il più ricco è il cold wallet di Binance dove ci sono oltre 288.000 BTC (pari a 13 miliardi di dollari). Segue a distanza il cold wallet di Bitfinex, dove sono contenuti più di 178.000 BTC. Al quinto e sesto posto ci sono due cold wallet che fanno capo ad OkEX, con oltre 80.000 BTC ciascuno. È in top 10 (9° posto) anche il cold wallet di Huobi con 73.000 BTC.

Le persone fisiche

Ci sono poi alcune persone che hanno accumulato una enorme quantità di BTC da potersi fregiare della definizione di “balene”.

La prima balena della storia di Bitcoin è Satoshi Nakamoto. Si narra che abbia minato 1 milione di BTC nei primi giorni di vita della criptovaluta. Ma questi BTC sarebbero fermi in diversi portafogli, cosa che fa supporre che il misterioso creatore di bitcoin sia morto. Capita che alcuni di questi wallet dormienti si risveglino, ma non ci sono indizi sufficienti per dimostrare che sia veramente Satoshi a fare i movimento a distanza di 10 anni dalla sua ultima apparizione pubblica.

Tra le balene figurano anche i gemelli Winklevoss. Devono la loro fortuna ad un maxi risarcimento ottenuto da Mark Zuckerberg all’epoca della causa legale che li vide contrapposti per la creazione di Facebook. Investirono parte di quella fortuna in BTC. Era il 2013. Fecero la scelta giusta. Oggi il valore di quelle criptovalute comprate in tempi non sospetti farebbe impallidire il CEO di Facebook che di certo non se la passa male.

Investopedia annovera tra le balene anche Tim Draper e Barry Silbert. 

Tim Draper è considerato uno dei primi investitori “istituzionali” in Bitcoin. Ne aveva comprati ben 42.000 che perse con l’hack di MT. Gox. Poi ne acquisto 30.000 in un’asta giudiziaria legata proprio al fallimento del primo grande exchange di criptovalute.

Oggi è convinto che BTC possa valere 250.000 dollari entro l’inizio del 2023. E questo giustifica il suo maxi investimento.

Berry Silbert è il founder di Digital Currency Group, nonché membro di Grayscale e Coindesk. Delle criptovalute ha evidentemente fatto un business. Come Tim Draper, ha acquistato 48.000 BTC all’asta per Mt. Gox.

Le istituzioni

Tra le istituzioni se ne può citare una su tutte: Microstrategy. I primi acquisti di Bitcoin li ha resi noti ad agosto 2020. Oggi ha nel suo portafoglio oltre 105.000 bitcoin, mentre la sussidiaria MacroStrategy LCC ha a sua volta 92.000 BTC. L’idea di Michael Saylor finora è stata vincente: fare di Bitcoin la riserva primaria dell’azienda.

Le balene e il mercato

Ma cosa succede quando le balene irrompono con tutto il loro peso nel mercato? Tecnicamente le balene possono manipolare il mercato. Se una balena decide di fare grandi acquisti di bitcoin, può trascinare il mercato al rialzo, facendo aumentare la FOMO.

Al contrario, se decide di convertire i suoi BTC in denaro cash, può fare grandi ordini di vendita, e aumentare la pressione in questo senso. Questo scatena una catena di vendite che portano il prezzo del bitcoin al ribasso.

In definitiva, il loro ruolo non è affatto marginale. Soprattutto con il continuo ingresso degli investitori istituzionali, è probabile che le balene avranno un ruolo di primo piano, agendo anche come “squali”, approfittando dei ribassi per fare ulteriori acquisti ed incrementare le loro ricchezze.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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