Moody’s, una delle tre principali agenzie di rating al mondo, starebbe cercando un analista di criptovalute.
Summary
L’annuncio di lavoro di Moody’s per un analista di criptovalute
Nei giorni scorsi sul sito della società è comparso un annuncio di lavoro per un esperto in crittografia e con esperienza da analista finanziario nel rating del credito.
“Farai parte di un team di persone responsabili del supporto delle consegne di progetti di successo per il nostro C4E”, si legge nell’annuncio pubblicato da Moody’s. “Il ruolo include anche la promozione di cambiamenti operativi e di processo per passare a un paradigma organizzativo più basato sui dati”.
Il lavoro potrebbe svolgersi anche da remoto, ma nell’annuncio sarebbe indicata come preferibili le sedi di Francoforte, Londra, New York o Parigi.
Da quello che si può leggere dall’annuncio si richiede una esperienza nel mondo dell’analisi finanziaria legata al rating del credito ma deve possedere anche una buona conoscenza della finanza decentralizzata.
E’ da tempo che l’agenzia di rating dimostra interesse verso la tecnologia blockchain e le sue applicazioni nel ramo del rating del credito.
“La standardizzazione della tecnologia blockchain renderebbe i suoi vantaggi più accessibili per le cartolarizzazioni”, ha affermato ad inizio anno Frank Cerveny, VP-Senior Research Analyst di Moody’s. “Migliorerebbe l’interoperabilità tra i sistemi e i partecipanti al mercato, ma ridurrebbe anche la concentrazione della controparte, i rischi operativi e legali/normativi per le transazioni che utilizzano la tecnologia blockchain”.
Mondo finanziario sempre più interessato alla Defi
Questo annuncio mostra come il mondo della finanza tradizionale sia sempre più interessato a quella decentralizzata. Moody’s richiede che il nuovo analista abbia informazioni anche sul mondo delle CBDC (valute digitali di Stato) delle Stablecoin e anche dei token non fungibili o NFT.
Ma è proprio la Defi che diventa uno dei temi più interessanti per il mondo finanziario, a causa delle sue innovative applicazioni che lo rendono in alcuni casi più efficiente del tradizionale sistema gestito da intermediari.

Il prestito digitale peer-to-peer, ad esempio, apre possibilità a nuove forme di interazione finanziaria in un sistema decentralizzato. Il prestito basato su blockchain migliora il modello di prestito.
Le richieste di margine programmatiche e peer-to-peer, potrebbero mitigare la probabilità di crisi del credito e sistemi con un indebitamento eccessivo.
Ogni prestito si basa su un rating del debitore, sia statale che privato, e sulla base di questo viene affidato un punteggio dalle agenzie di rating principali per determinare il costo del denaro per avere un prestito. La defi potrebbe determinare una sorta di rivoluzione a questo schema tradizionale.
Compound, Dharma, dYdX, e Lendroid sono solo alcuni dei progetti più interessanti in questo senso, ma altri stanno prendendo forma per un settore che è previsto in forte crescita da qui ai prossimi dieci anni.
Che cosa è la Defi
La DeFi o finanza decentralizzata si propone di eliminare gli intermediari come banche, broker o istituti finanziari ed assicurativi, che possono introdurre inefficienze nel processo finanziario, qualunque esso sia.
Le Blockchain DeFi regolano algoritmicamente le interazioni consentendo all’utente di acquistare, vendere, prestare e prendere in prestito in modo molto più efficiente ed economico rispetto al tradizionale metodo.
La maggior parte di queste applicazioni sono costruite su Ethereum, la seconda piattaforma di criptovaluta più grande al mondo, tramite i suoi smart contract. Secondo i dati del sito Defipulse.com, i contratti legati alla finanza decentralizzata avrebbero un valore di circa 98 miliardi di dollari, con circa 200 progetti in essere.
Secondo un rapporto del 2020 dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, della Camera di Commercio Internazionale e di Trade Finance Global, il deficit di finanziamento per le PMI è di circa $ 5 trilioni.
Secondo il rapporto proprio la finanza decentralizzata potrebbe essere una soluzione per dare sollievo ad un settore finanziario sempre più in difficoltà nel soddisfare una simile richiesta.
La finanza decentralizzata ha mostrato anche una buona tenuta di fronte alla estrema volatilità del mercato cripto e ai periodi di sell off a cui si è assistito nei mesi scorsi, anche perchè utilizza come collaterale le stablecoin, che essendo legate ad una valuta fiat sottostante, come il dollaro, sono molto meno volatili delle tradizionali criptovalute come Bitcoin.