HomeCriptovaluteVisa pensa ad offrire una serie di servizi in criptovalute in Brasile

Visa pensa ad offrire una serie di servizi in criptovalute in Brasile

Il Brasile sta diventando uno dei paesi maggiormente interessanti per il settore delle criptovalute, che nel grande paese sudamericano sembra aver trovato molti estimatori, sia fra la classe meno abbiente che fra i ricchi investitori.

Il gigante americano Visa si apre alle criptovalute

Prova ne è che il più grande exchange di monete digitali del paese, Mercado Bitcoin, con 5 miliardi transato,  nei soli primi sei mesi dell’anno ha triplicato i volumi di tutto il 2020. Anche Colombia ed Argentina stanno registrando numeri record legati al trading di criptovalute.

Ed è proprio sulla scorta di questi dati che le grandi istituzioni finanziarie si stanno muovendo per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Pochi giorni fa Visa, il gigante americano delle carte di credito, ha affermato che è in procinto di lanciare alcuni servizi in criptovalute per i propri clienti brasiliani.

Da quello che si può apprendere da fonti societarie, Visa starebbe pensando a lanciare un sistema di pagamenti diretto in criptovalute per clienti di banche tradizionali del paese.

Secondo le prime indiscrezioni, Visa  sarebbe in trattative con alcuni importanti istituti del paese, come Zro Bank, Alterbank e Rippio, per emettere carte di credito in criptovaluta.

Non si conoscono ancora i tempi precisi per la messa in opera di un simile servizio, anche se il ceo della società in Brasile, Fernando Teles, a marzo aveva detto che la società avrebbe probabilmente lanciato un servizio legato al pagamento in criptovalute, entro la fine dell’anno.

La società ha in programma di sviluppare applicazioni (API) per unire le banche tradizionali con prodotti crittografici.  In questo modo sarebbe possibile effettuare investimenti in criptovalute ed ETF all’interno di piattaforme bancarie senza intermediari.” ha detto Eduardo Abreu, vicepresidente esecutivo di Visa Brazil, in un’intervista pochi giorni fa con un giornale finanziario brasiliano.

Il manager dell’azienda ha anche sostenuto che Visa era anche interessata a sviluppare progetti legati agli NFT, senza aggiungere ulteriori particolari in merito.

Visa potrebbe lanciare dei servizi legati alle criptovalute in Brasile

Il Boom delle criptovalute in Brasile

Quando ad inizio anno Ripple ha deciso di stabilire una sede in Sudamerica, la scelta è inevitabilmente ricaduta sul Brasile, paese che negli ultimi due anni ha visto crescere esponenzialmente il mercato delle criptovalute.

Il principale exchange del paese Mercado Bitcoin, ( con oltre 2,8 milioni di clienti nel paese) dopo che agli inizi di luglio ha raccolto un finanziamento da 200 milioni di dollari da Softbank, ha superato il miliardo di dollari di capitalizzazione e diventando uno dei più rapidi unicorni nella storia del Brasile. 

L’ultimo rapporto del Global Digital Report di Hootsuite e We Are Social sul mondo digitale, rivela che il Brasile è il quinto paese al mondo in termini di possessori di criptovalute.

Inoltre secondo i dati della società di ricerca emarketer circa l’80% di chi possiede uno smartphone, lo utilizza anche per effettuare gli accessi al proprio conto bancario. Secondo Next web il Brasile sarebbe al  settimo per numero di exchange di criptovalute presenti sul suo territorio.

Il ceo di Ripio, un exchange argentino, che opera in Brasile dal 2016 ha affermato che da Novembre 2020 hanno assistito ad una crescita dei volumi e dei clienti del 10% circa ogni mese.

Il grande successo di Pix, il servizio di pagamento digitale della banca centrale del Brasile

All’inizio del 2020 la Banca centrale del paese ha indetto un servizio di pagamenti istantaneo denominato Pix, che ha immediatamente riscosso enorme successo fra gli utenti e che secondo alcuni operatori potrebbe essere un grande vantaggio per il mondo crypto.

Pix  utilizza una app che funge da portafoglio digitale e crea codici QR univoci per facilitare le transazioni tra gli utenti, 

E’ quindi abbastanza chiaro come questo sistema, che non ha nessuna limitazione per le valute digitali, possa essere un grande aiuto per il settore crypto. Basti pensare solo a come possano essere velocizzati e semplificati i trasferimenti di denaro tra utenti ed exchange o fra gli exchange stessi.

Non esistendo per ora regole e limiti al sistema di pagamento si potranno trasferire fondi da un exchange all’altro utilizzando semplicemente un Qr code.

E il successo che sta riscuotendo Pix viene dimostrato anche da un sondaggio del Maggio del 2021, che ha certificato come circa il 73% degli intervistati lo userebbe come principale metodo di pagamento.

Ma i problemi secondo alcuni potrebbero venire dalla mancanza totale di regolamentazione del settore. Solo a settembre dello scorso anno una senatrice del partito liberale, Soraya Thronicke, ha presentato una proposta di legge, in discussione al Senato, che dia una regolamentazione dal punto di vista legale e fiscale al settore delle criptovalute.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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