HomeCriptovaluteVanEck lancia tre ETN crypto su Solana, Polkadot e Tron

VanEck lancia tre ETN crypto su Solana, Polkadot e Tron

VanEck ha quotato tre ETN crypto sulla borsa tedesca XETRA. Gli ETN hanno come sottostante Solana, Polkadot e Tron. 

VanEck espande le opzioni di investimento con gli ETN crypto

Con questa mossa, VanEck punta ad ampliare le opzioni di investimento in criptovalute per i suoi clienti. Le tre tipologie di ETN permettono agli investitori di esporsi sul mercato crypto senza acquistare direttamente le criptovalute, ma negoziando i titolu nel classico mercato finanziario.  

ETN su Solana, Tron e Polkadot

VanEck ha scelto queste tre criptovalute non a caso. La decisione è stata guidata da un accurato studio che ha tenuto conto di impiego e funzionamento, numero di transazioni e capitalizzazione di mercato.

Solana spicca per la sua velocità: con 50.000 transazioni al secondo e un costo di commissione irrisorio, si rivela una delle blockchain più scalabili. 

Anche Tron si fa notare per velocità e costi di commissione ridotti. Ma soprattutto ha un meccanismo di consenso (DPoS) che lo rende più efficiente di Bitcoin ed Ethereum e meno dispendioso dal punto di vista energetico. Inoltre è una blockchain tra le più diffuse in Asia, continente da dove ha origine (fu fondata nel 2017 da Justin Sun, a Singapore)

Infine, Polkadot si caratterizza per la sua interoperabilità: permette alle blockchain di comunicare tra di loro. 

Van-Eck-ETN
VanEck

Cosa sono gli ETN

Gli ETN, da non confondersi con ETF, sono particolari prodotti di investimento. Come gli ETF replicano il valore del sottostante e sono negoziabili in borsa. Per quel che riguarda le criptovalute, entrambi i prodotti permettono di investire in crypto senza acquistarle direttamente. Ciò evita all’investitore di doversi preoccupare anche di avere un servizio di custodia.  

La differenza principale è che chi investe in ETF acquista una porzione del relativo fondo. Invece gli ETN sono delle “note di credito” (ETN sta per exchange traded note) e in questo caso l’investitore è come se prestasse denaro al soggetto emittente. 

Rispetto agli ETF, gli ETN diventano strumenti più rischiosi perché sono correlati all’asset sottostante ma la loro solidità dipende anche dalla forza dell’emittente. In pratica, se l’emittente fallisce, l’investitore rischia di perdere il suo capitale, indipendentemente dal valore dell’asset sottostante. 

Gli ETF al contrario sono dei fondi in cui il capitale è distinto dal soggetto che lo emette. 

VanEck e la battaglia per gli ETF su Bitcoin negli USA

VanEck è una società di gestione degli investimenti specializzata proprio in ETF. Aveva già lanciato ETN in Bitcoin ed Ethereum in passato, negoziabili su Euronext, SIX Swiss Exchange e Deutsche Boerse Xetra. 

Con il lancio dei nuovi ETN, VanEck amplia le possibilità di negoziazione sulle criptovalute sui mercati tradizionali, almeno in Europa. 

Negli Stati Uniti invece la stessa VanEck fatica ad ottenere l’approvazione del suo ETF su Bitcoin. 

VanEck ha tutto pronto, ha persino scelto Gemini come servizio di custodia ma la decisione tanto attesa da parte della Securities and Exchange Commission tarda ad arrivare. 

A VanEck non resta che guardarsi attorno, e cercare mercati alternativi, ad esempio in Europa. 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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