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Il Messico non adotterà Bitcoin

La decisione del 7 Settembre di El Salvador di rendere il Bitcoin una valuta legale non sarà seguita dal Messico. Il presidente del paese Manuel Lopez Obrador ha escluso che il Messico possa mai adottare Bitcoin come valuta a corso legale.

“Non cambieremo in questo aspetto. Pensiamo che dobbiamo mantenere l’ortodossia nella gestione delle finanze e non cercare di innovare molto nella gestione finanziaria”, ha detto il presidente rispondendo alla domanda di un giornalista durante una conferenza stampa.

Bitcoin e tesi sudamericana

Il Presidente della Banca Centrale a settembre aveva affermato che il Bitcoin assomigliava più ad un baratto che ad una valuta.

“Chiunque riceva Bitcoin in cambio di un bene o servizio, crediamo che la transazione sia più simile al baratto perché quella persona sta scambiando un bene per un bene, ma non davvero denaro per un bene”

Ha affermato il governatore della Bank Of Mexico, Alejandro Diaz il 9 settembre scorso.

Non tutti in Messico sono d’accordo con il governatore e il Presidente. Il Paese è al 18° posto nel mondo per adozione delle criptovalute.

Una senatrice dello Stato di Nuevo Leon, Indira Kempis, ha commentato favorevolmente la decisione di El Salvador di adottare Bitcoin.

“Quando si fermerà il Messico con questi ritardi digitali in modo da poter affrontare i nostri problemi, perché El Salvador, che ha le sue condizioni, e perché non il Messico, che ha anche condizioni simili?” 

A giugno il senatore Eduardo Murat Hinojosa, aveva presentato una proposta di legge per agevolare la sua adozione nel Paese.

Messico
Andrés Manuel López Obrador

Messico e criptovalute

Ricardo Salinas Pliego, il terzo uomo più ricco del Paese, ha rivelato alla fine dello scorso anno di avere il 10% del suo portafoglio in investimenti in Bitcoin. Questo è  solo un esempio di come l’interesse per le criptovalute sia in costante crescita in Messico.

Secondo CoinATMRadar, il Messico è uno dei Paesi con il maggior numero di bancomat per criptovalute. Nel 2020 ci sarebbero stati già 15 sportelli automatici, principalmente situati a Città del Messico e Culiacán. 

Circa il 78% dei Messicani sarebbe disposto ad accettare Bitcoin come mezzo di pagamento.

Secondo Chainalysis, il Sud America rappresenta circa il 7% del mercato mondiale delle criptovalute, e proprio il Messico è il Paese leader della regione.

In costante crescita sono le transazioni in Bitcoin per i pagamenti dall’estero, soprattutto dagli Stati Uniti.

Nel giugno scorso, Azteca Bank, uno dei principali Istituti privati del Paese, ha provato ad implementare un piano per accettare Bitcoin per i propri clienti. La Banca Centrale ha però espressamente imposto il divieto ad una simile operazione.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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