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Mercati, l’inflazione accelera anche in Italia

C’è stato un tempo in cui i depositi bancari erano considerati uno strumento efficace per combattere l’inflazione anche in Italia. Poi i tassi d’interesse sono iniziati a calare, fino a raggiungere le soglie minime prossime allo zero che tuttora persistono. 

Inflazione in Italia, +2,9%

Questo scenario ha avuto effetti negativi sui risparmi dei consumatori, diminuendo di fatto il valore del denaro accumulato. Stando agli ultimi dati Istat, l’inflazione è aumentata anche in Italia, registrando nel mese di ottobre un +2,9%, in crescita per il quarto mese consecutivo. Accelerazione dovuta in larga parte ai beni energetici, che hanno contribuito per quasi due punti percentuali all’attuale livello di inflazione, ma che inizia a interessare un insieme sempre più ampio di beni e servizi che potrebbero comprimere in misura significativa i redditi e limitare le capacità di ripresa del sistema e la crescita dell’occupazione. Questo quadro allarmistico è condiviso anche da Confcommercio, che ha prospettato una riduzione dei consumi di ben 2,7 miliardi. Dati che potrebbero crescere ulteriormente in vista delle feste natalizie. 

Date queste premesse, diventa utile capire quali azioni intraprendere per tutelarsi da questo fenomeno.

Mercato immobiliare

Il mercato immobiliare ha rappresentato per anni un investimento sicuro contro l’inflazione. Il riaccendersi della corsa dei prezzi, allo stato attuale, potrebbe provocare una nuova accelerazione in tal senso, ma le tasse potrebbero porre un freno a questo scenario. In ogni caso ad oggi il mattone sembra ancora essere la forma di investimento preferita dagli italiani.

Da una recente ricerca dell’Osservatorio sui mercati immobiliari è infatti emerso come più di un italiano su quattro (circa il 27%) abbia portato a termine un investimento in questo settore, mentre il 35% avrebbe intenzione di farlo, ma aspetterebbe il momento più idoneo. Il 32%, infine, ammette di voler investire nel mattone, ma di non disporre del capitale necessario. 

Investire in azioni

Anche le azioni sono considerate asset in grado di fornire una buona copertura contro la perdita del potere d’acquisto del denaro. Sembra infatti abbastanza logico che nel momento in cui i prezzi dei prodotti e dei servizi delle società quotate aumentano, anche le loro valutazioni crescono. 

In un ambiente di maggiore pressione inflazionistica diventa importante bilanciare il proprio portafoglio, includendo azioni “growth” e “value”. Le prime sono titoli azionari, solitamente di aziende tecnologiche, con un rapporto prezzo/guadagno molto alto perché gli investitori credono nel progetto e prospettano la possibilità che la società generi utili negli anni a venire. Le seconde, invece, fanno riferimento a settori più tradizionali (come il mercato energetico) e hanno un valore intrinseco e un rapporto prezzo/guadagno non molto elevato. Sono società più stabili che generano utili e quindi rivolte agli investitori con meno propensione al rischio. Nei periodi di maggior inflazione sono proprio le azioni “value” ad aver generato profitti migliori. Investire in azioni, dunque, può essere un’ottima soluzione per mettere al riparo gli investitori dal rischio erosione del capitale dovuto alla corsa dei prezzi.

oro inflazione
L’oro è considerato un rifugio contro l’inflazione

Metalli preziosi: l’oro è solo per gli audaci?

I metalli preziosi sono spesso considerati dagli analisti del settore come il modo migliore per proteggersi dall’inflazione. Tra questi, l’oro è senza dubbio il bene più popolare, a causa della scarsità dovuta alla sua disponibilità limitata in natura, anche se il suo valore è spesso legato a strumenti di politica monetaria. 

Di solito accade che quando l’inflazione aumenta crescono anche i tassi di interesse e i metalli preziosi perdono molto rispetto ai titoli di stato. L’attuale politica monetaria della FED e l’annuncio di tassi di interesse record negli Stati Uniti hanno stabilizzato la situazione per i possessori dell’oro.

In aiuto degli investitori meno avvezzi viene anche la tecnologia che ha eliminato le barriere fisiche consentendo, oltre all’acquisto frazionato, di conservare l’oro come bene di investimento digitale. 

Diversificare il proprio business

Il consiglio basilare per chi costruisce un portafoglio d’investimento, soprattutto durante periodi di inflazione elevata, è quello di diversificare e bilanciare in maniera adeguata gli asset in esso inclusi. Uno scenario semplice sulla carta, ma difficoltoso per i piccoli investitori con capitale ridotto. 

Ha spiegato Orlando Merone, Country Manager di Bitpanda in Italia

“Abbiamo un occhio sempre vigile sull’andamento dei mercati e la notizia della crescita dell’inflazione in Italia non ci lascia sorpresi. Diversificare il proprio portafoglio rappresenta un’ottima soluzione per proteggersi dalla diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Esiste un’ampia gamma di opzioni di investimento disponibili, dato che le nuove tecnologie stanno aprendo nuove opportunità, sia per i principianti, sia per i piccoli investitori. Per questo motivo, sulla nostra piattaforma è possibile investire, in maniera semplice e accessibile, in metalli preziosi,  ETF ed azioni, oltre a bitcoin, criptovalute, indici di criptovalute”.

 

Autore: Orlando Merone

Orlando Merone, Country Manager per l’Italia di Bitpanda, ha oltre 12 anni di esperienza nello sviluppo e nella strategia di go-to-market di prodotti digitali. È un esperto nel campo del fintech, avendo lavorato in realtà bancarie, società di pagamenti e cripto-finanza. Le sue precedenti esperienze includono Digital Magics, il principale incubatore di startup italiano, quotato alla Borsa di Milano, fondando il POS virtuale pay-by-link, e aiutando a far crescere Tinaba (Banca Profilo) in Italia. Prima di entrare in Bitpanda, Orlando ha fatto parte dei team di Circle e poi di Revolut, guidando lo sviluppo del business e le partnership nel Sud Europa.

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