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Infrastructure Bill, nuovo disegno di legge pro-crypto

È di un giorno fa la presentazione di un nuovo disegno di legge bipartisan il Keep Innovation in America Act,  protocollato dai rappresentanti della Camera, Patrick McHenry, repubblicano della Carolina del Nord e membro di rango del Comitato per i Servizi Finanziari della Camera, e Tim Ryan che punta a modificare l’Infrastructure Bill nella parte relativa alle crypto.

Infrastructure Bill e crypto, le modifiche necessarie

Il ddl cerca di chiarire quelli che sono stati definiti come requisiti minimi di segnalazione delle “risorse digitali” nel disegno di legge firmato da poco da Biden.

Il controverso obbligo di dichiarazione fiscale sulle transazioni con valute digitali è diventato una questione spinosa.

McHenry e Ryan nella loro proposta definirebbero i broker in maniera tale da non vincolarli alle recenti regole di rendicontazione fiscale. Questo farebbe in modo da non vincolare gli sviluppatori o i miners (in particolare) alla nuova disposizione. 

Sebbene i legislatori abbiano cercato di includere una soluzione al problema, intanto un emendamento è stato bloccato dal senatore Richard Shelby, proprio per quello che ha definito essere un motivo non correlato.

Settore crypto in apprensione

I gruppi che rappresentano l’industria delle criptovalute hanno avvertito la grande incertezza nata subito dopo la firma della nuova legge sulle infrastrutture.

Kristin Smith, il CEO della Blockchain Association, ha fatto sapere in una nota:

Applaudiamo gli sforzi bipartisan del membro del Congresso McHenry per chiarire il linguaggio eccessivamente ampio e poco chiaro che prende di mira la crittografia nel disegno di legge sulle infrastrutture”.

Perianne Boring, fondatrice e CEO della Camera di commercio digitale, ha affermato:

Questa legislazione proteggerà l’innovazione negli Stati Uniti e rafforzerà il nostro status di leader nella tecnologia blockchain. Ci vuole un passo necessario per proteggere la privacy dei consumatori annullando una parte potenzialmente intrusiva del disegno di legge sull’infrastruttura che minaccia di trattare gli utenti di criptovalute come criminali e costringere le criptovalute a condividere informazioni private per impegnarsi in transazioni di routine”. 

Joe Biden
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden

L’Infrastructure Investment and Jobs Act è stato firmato pochi giorni fa dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Diventato legge a tutti gli effetti ha creato un doppio ritorno soprattutto sulla realtà imprenditoriale americana. Nel disegno di legge approvato è compresa anche una sezione relativa agli asset digitali in rapporto agli investimenti da registrarsi oltre una data soglia.

Già nel mese di settembre c’era stata una modifica fiscale che aveva segnalato le transazioni superiori ai 10.000 USD come tracciabili e da comunicare all’IRS, International Revenue Service.

Questa comparazione, che sposta le criptovalute su di uno stesso piano fiscale e finanziario degli asset tradizionali, porterebbe gli investitori a concentrarsi su altri Paesi, spostando in automatico una base dei capitali all’estero.

Non si tratta soltanto di agevolare un diverso tipo di finanza, in questo caso decentralizzata, ma non disperdere la possibilità di avere una crescita economica forte derivante anche dall’uso delle criptovalute.

Un gruppo di dieci rappresentanti del Congresso ha presentato una lettera al Presidente della Camera, Nancy Pelosi, per poter avere uno spazio di confronto e contrattazione sul tema. La stessa Cynthia Lummis si è espressa in merito sostenendo che chiudere le porte alle valute digitali sarebbe un grave errore.

C’è inoltre la questione della difesa dei consumatori e degli investitori crypto. Il presidente della Commissione Finanze del Senato ha fatto sapere che si muoverà per cercare di segnalare un disegno di legge parallelo che porti a creare una situazione di protezione per chi investe in criptovalute o si occupa di mining.

Gli effetti dell’Infrastructure Bill sulle criptovalute

Il disegno di legge da 1,2 trilioni di dollari firmato da Biden ha avuto anche un immediato riscontro su Bitcoin e Ethereum. Il punto su cui alcuni rappresentanti del governo e senatori stanno insistendo è come si possa definire in questo caso specifico, la figura di “broker”, segnalata nella legge.

Il rischio e la preoccupazione è che possano rientrare in questa categoria proprio tutti coloro che si occupano di mining e le realtà di crypto exchange.

Secondo punto è sancire l’incostituzionalità del limite posto ai 10.000 dollari, all’interno del piano finanziario approvato in precedenza e secondo l’ordinamento statunitense.

Nel budget stellare del ddl sulle infrastrutture sono ironicamente compresi finanziamenti pari a 1200 miliardi di dollari per riattivare le linee e le connessioni internet nelle zone più rurali, oltre ad aumentare le colonne di ricarica in tutti gli Stati americani.

Questo però collima con la dimensione così forte e attuale degli asset digitali che stanno muovendo sempre di più un’economia a livello globale.

Darren Soto si è fatto portavoce di un gruppo di dieci rappresentanti del Congresso per chiedere maggiori chiarimenti sul decreto-legge firmato alla Casa Bianca.

Ha così postato su Twitter:

“Siamo uniti per garantire una maggiore certezza fiscale per le criptovalute e lavoriamo con l’IRS su riforme chiave. Insieme, continueremo a sostenere l’innovazione e a proteggere i consumatori”. 

È chiaro che i toni continueranno su di un piano di confronto, in un tempo in cui in molti Paesi del mondo si sta cercando di trovare una soluzione all’utilizzo delle valute digitali.

Sono molti i rappresentanti politici anche negli Stati Uniti che ne condividono la linea economica espansiva ma pochi dalle parti degli interessi reali della Casa Bianca.

 

 

 

 

 

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