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Con il Covid-19 boom della creator economy

Il Covid-19 ha portato ad un boom della cosiddetta “creator economy” che ora vale ben 100 miliardi di dollari. È quel che certifica una ricerca di Collective Intelligence Labs.

La creator economy: NFT e token

L’analisi parte dal considerare le ragioni di questo boom: sono strettamente connesse all’economia decentralizzata e all’evoluzione del web che sta andando verso il 3.0. In questo scenario si è inserito il Covid-19 che ha portato molti artisti a tentare di monetizzare direttamente stando a casa, da dove hanno realizzato le loro creazioni, che siano NFT o video su Youtube.

A proposito di NFT l’analisi certifica una vera e propria esplosione del settore che ora vale 1 miliardo di dollari. Ma i creator non monetizzano solo con gli NFT ma anche con particolari token definiti, appunto, social token. 

La ricerca li divide in:

  • personal token, come nel caso di RAC token, il token emesso dall’omonimo artista vincitore di un Grammy Award;
  • community tokens, come nel caso del PSG fan token, la moneta con cui i supporter del Paris Saint Germain possono interagire con la loro squadra;
  • social platform token, come Chiliz, la moneta della piattaforma Socios. 

Le DAO e la DeFi

Il Covid ha fatto proliferare anche le organizzazioni decentralizzate. Sul mercato se ne contano 164. Di queste, la più imponente è Uniswap con un valore di 4,4 miliardi di dollari.

Ma nell’economia dei creatori di contenuti che è tutta decentralizzata non poteva mancare una menzione anche per la DeFi. Nota la ricerca che all’inizio del 2020, il settore DeFi valeva appena 1,5 miliardi di dollari, ad ottobre 2021 era salito a 148 miliardi. 

A creare questo successo sono state diverse ragioni, tra cui l’anonimità, le transazioni facili e veloci, l’indipendenza dagli enti centralizzati e un panorama non regolamentato. Secondo l’analisi, la DeFi potrebbe essere la chiave per ricostruire un sistema finanziario duramente colpito dal Covid. 

Le sfide della nuova economia

I creatori di contenuti si trovano davanti a sfide nuove. Il Covid-19 ha reso molti di loro più creativi e fiduciosi di nuove opportunità e li ha spinti a cercare nuove soluzioni in un’economia decentralizzata e basata sulla blockchain. 

Tra i vantaggi ci sono la certificazione della reale autenticità delle opere e la possibilità di potersi vendere su piattaforme decentralizzate. In un futuro ormai prossimo, questi artisti si muoveranno in un metaverso. E siccome l’universo, quello reale, è ancora alle prese con la pandemia, è altamente probabile che i creatori continueranno su questa scia che li ha visti crescere. 

L’analisi si conclude sostenendo che:

“Quando messe insieme, le tecnologie Web 3.0 come blockchain, decentralizzazione, intelligenza artificiale, e l’edge computing potrebbero avere un effetto ancora maggiore sull’economia dei creativi nei prossimi 10 anni”.

Alex Shkor, DEIP CEO/Co-Founder di CIL Protocol Architect, ha commentato:.

“L’intero scopo del Web 3.0 è quello di consentire una decentralizzazione economia creativa e tutta la tecnologia per questo esiste già. Noi abbiamo solo la necessità di promuovere l’adozione di queste tecnologie nelle industrie reali, nelle industrie creative, per i beni prodotti dai creatori. Ciò non solo aumenterà la liquidità delle risorse dell’economia dei creatori, ma farà aprire un flusso di capitali anche per i creatori”.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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