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Coinbase e l’incidente con GYEN e POWR: cosa è successo

Coinbase ha sperimentato un incidente che ha visto coinvolti gli utenti che hanno fatto trading con GYEN e POWR, e che si sono visti accreditare o 100 volte il loro acquisto, o solo un centesimo dell’ammontare acquistato. 

Le polemiche

Sui social network si sono scatenate diverse polemiche su come l’exchange ha gestito questo episodio. Molti utenti parlano di truffa e furto di cui sono state vittime. Perché nel caso di Gyen l’incidente è avvenuto subito dopo il listing, quando aumentando la domanda era anche aumentato repentinamente il valore.

Sul suo blog, Coinbase ha chiarito l’accaduto punto per punto.

L’incidente di Coinbase con GYEN e POWR

Per prima cosa, l’incidente è avvenuto il 19 novembre alle 4pm EST a seguito di un update che non è andato per il verso giusto e che ha portato ad accreditare l’ammontare sbagliato di criptovaluta acquistata. Non appena Coinbase ha preso atto che stava accreditando un centesimo o cento volte tanto rispetto all’acquisto, ha interrotto immediatamente il trading. 

Alle 5.35, quindi dopo un’ora e mezzo Coinbase ha disabilitato il trading di GYEN e POWR. 

Alle 7.26, ha bloccato gli account che hanno ricevuto gli acquisti errati. 

Il 21 novembre quasi tutti questi account sono stati nuovamente riabilitati al trading e il 13 dicembre il trading di GYEN e POWR su Coinbase è ripreso di nuovo.

Coinbase però ha dovuto porre rimedio agli accrediti errati, in particolare con chi ha percepito 100 volte quanto acquistato. Perché nel frattempo quegli importi sono stati convertiti in Bitcoin, oppure sono stati portati su un wallet esterno. 

Per rimettere le cose in pari, Coinbase ha prelevato fondi direttamente dagli account coinvolti, attingendo prima dal bilancio di valute fiat, poi in USDC e altre stablecoin, e infine passando alle criptovalute per capitalizzazione discendente. Coloro che avevano già spostato il saldo fuori da Coinbase e non avevano lasciato importo sufficiente per riprendere quanto erroneamente versato sono stati contattati e hanno collaborato con Coinbase. 

L’importo dovuto è stato stabilito quantificandolo in dollari USA al prezzo di scambio più basso di GYEN e POWR quando è avvenuto l’incidente, questo per fare in modo che gli utenti non si trovassero addebiti eccessivamente alti.

Coloro che invece si sono visti dare meno fondi di quelli acquistati hanno ricevuto l’equivalente in Bitcoin pari al più alto tasso di cambio del giorno dell’incidente. 

In più, tutti gli account che hanno subito restrizioni si sono visti accreditare 100 dollari in Bitcoin. 

incidente Coinbase
Coinbase ha dovuto bloccare gli account che avevano fatto trading con GYEN e POWR.

Il problema del prezzo di GYEN

Ciò che ha fatto infuriare gli utenti coinvolti è che nel momento in cui gli account sono stati ristretti, il prezzo ha subito delle oscillazioni. Coinbase ha così spiegato l’accaduto:

“Abbiamo visto i clienti speculare sui social media che questo incidente era in qualche modo legato a questa rottura della parità. Abbiamo anche visto clienti speculare sul fatto che questa rottura della parità sia stata in qualche modo causata da Coinbase. Queste affermazioni sono false e riflettono un malinteso su cosa sia GYEN e come funzioni Coinbase”.

Coinbase ha fatto notare  che la rottura della parità di GYEN in realtà è avvenuta il 17 novembre quando era arrivata a valere 7,48 yen, mentre il giorno dell’incidente era già crollata a meno di 1 yen. 

Coinbase aggiunge che la rottura di parità di GYEN si è verificata a causa del fatto che quando è stato listato GYEN su Coinbase, è aumentata la domanda ma con poca disponibilità dell’offerta dovuta alla criptovaluta, questo ha portato ad un aumento del prezzo. Coinbase ha avvisato gli utenti che era in corso un’attività insolita su GYEN:

Per questo, Coinbase conclude:

“La rottura della parità si è verificata a causa di queste condizioni di mercato specifiche per l’asset digitale GYEN non collegate alle operazioni di Coinbase”.

Sui social network alcuni utenti non sembrano pensarla allo stesso modo, ma del resto, contano i termini di contratto che ciascun utente accetta al momento dell’iscrizione. Proprio quelle postille che pochi leggono sono state applicate, piaccia o meno. È il punto di forza (e in un certo senso anche di debolezza) degli exchange centralizzati. 

I precedenti

Non è la prima volta che Coinbase vive degli incidenti. Tempo fa alcuni utenti hanno lamentato di aver subito degli hack dei loro account. Non era responsabilità di Coinbase, si trattava di persone colpite da SIM Swapping. 

Successivamente ha subito un attacco phishing che ha visto degli hacker svuotare i conti di alcuni utenti, che Coinbase ha risarcito. 

Il caso di GYEN e POWR è diverso, ma in ogni caso vede sempre il supporto di Coinbase sotto osservazione.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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