Il mercato americano in generale si fa molto interessante, con il Nasdaq da tenere d’occhio per il suo rischio bolla e la ripresa del mercato immobiliare e del lusso. Da fine 2021 ad oggi dagli Stati Uniti sono arrivati rischi e segnali importanti, ma anche grandi opportunità. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Summary
Nasdaq e titoli tech
L’intero mercato americano infatti volge al rosso da inizio anno. Nasdaq oggi a -0,59 dopo che ieri Wall Street era stata chiusa per festa. Il Nasdaq, che è l’indice con maggiore concentrazione di titoli tecnologici, registra una situazione in cui il 40% delle azioni Tech sono crollate di circa il 50% dai massimi dell’ultimo anno, tenuto a galla dalle sole big tech che crescono con un divario esorbitante rispetto al resto del comparto.
Fino a quando sarà sostenibile un mercato che può crescere ma trainato solo dalle solite note Apple, Microsoft, Disney, Tesla, Amazon, Facebook ecc..
Le grandi sorelle dell’intrattenimento, ricerca e tecnologia godono di futuri rosei almeno per quanto riguarda i piani industriali.
Apple è alle prese con innovazione e miglioramento dell’offerta dei propri prodotti. Microsoft. che subisce un po’ di normale storno, ha una strada spianata ora che sta puntando su una progettazione in casa dei propri chip (così da abbattere i costi) che era il vero tallone d’Achille del colosso. Tesla è alla prese con il suo CyberTruck e le Gigafactory, oltre ai nuovi accordi con il governo degli Stati Uniti sul settore logistico del comparto militare con un nuovo vettore ultrasonico terrestre e il progetto Marte che prevede tra le altre cose una tratta stabile con il pianeta rosso e i progetti di terraformazione, ecc.
Rischio bolla per il Nasdaq
Secondo Bloomberg quello del Nasdaq non è però un andamento sano, questo trend è una situazione molto pericolosa che nemmeno le big tech con i loro trilioni di dollari potranno contenere.
Una situazione che ricorda molto da vicino quello che successe con la bolla delle Dot Com del marzo del nuovo millennio (2000).
Il rischio inflazione
Per fronteggiare l’inflazione e tranquillizzare i mercati, la Fed ha previsto tre variazioni dei tassi per quest’anno ma secondo alcuni analisti la cosa andrà diversamente.
Wells Fargo ad esempio, ma anche Goldman Sachs, credono che alla Fed non abbiano fatto bene i conti e che serviranno almeno quattro correzioni dei tassi da qui a fine anno con un’ultima correzione che dovrebbe capitare proprio a ridosso delle elezioni di mid-term americane del novembre prossimo.
Tra meno di un mese si riuniranno le banche centrali e la nebbia su questa analisi verrà presto diradata. La lotta all’inflazione è solo all’inizio.
Il settore bancario e il Real Estate
Un breve cenno però va fatto anche al settore bancario che, complice anche gli ottimi risultati dell’andamento dei prestiti, registra un +35% nell’ultimo anno (Nasdaq Bank Index KBW) addirittura sovraperformando L’S&P 500.
Chiudiamo con una nota positiva che riguarda il mercato del lusso o nello specifico del Real Estate che, sia se parliamo del boom nei metaversi sia della vita reale, gode di ottima salute complice l’allargamento della base delle persone che rientrano nel cosiddetto “nuovo ceto medio-ricco” ovvero le persone con giri d’affari dal milione e mezzo di euro in su che fanno schizzare la domanda di case dai 500.000,00€ per adattarsi a una nuova realtà fatta di smart working e settimane corte.