Ieri si è diffusa la notizia secondo cui la nuova regolamentazione della Russia sulle criptovalute ne vieterebbe l’utilizzo come mezzi di pagamento.
Summary
L’indiscrezione
Questa nuova regolamentazione è attesa già per questa settimana, quindi la notizia ha generato un po’ di apprensione.
Tuttavia va precisato che la fonte di questa notizia non è affatto ufficiale, e che non ha veramente detto che la Russia proibirà l’utilizzo delle criptovalute come mezzo di pagamento.
In questo momento in realtà non sembra che esista ancora un testo definitivo della nuova legge, ma solo una bozza che è ancora in fase di elaborazione. Visto però che dovrebbe essere presentata ufficialmente al Parlamento nei prossimi giorni, tale bozza va considerata quasi definitiva.
La notizia del possibile divieto di utilizzo delle criptovalute come mezzo di pagamento in Russia l’ha riferita il presidente dell’Unione russa degli industriali e degli imprenditori (RSPP), Alexander Shokhin, durante un incontro dedicato alla digitalizzazione.
Shokhin ha detto che la nuova legge sarebbe un modo per ridurre l’interesse dei russi nei confronti delle criptovalute, affermando anche che, insieme al rublo digitale, potranno essere eliminati una serie di problemi e rischi associati alle criptovalute.
Con queste dichiarazioni il presidente della RSPP sembra non aver capito che il rublo digitale certo non può essere considerato un concorrente ad esempio di Bitcoin, e che lo stesso Bitcoin certo non è primariamente un mezzo di pagamento.
La regolamentazione della Russia frenerà le criptovalute?
Resta però il fatto che la bozza sembri proprio voler scoraggiare l’utilizzo di criptovalute da parte dei russi. Da un lato le renderebbe perfettamente legali, mentre dall’altro ne renderebbe l’utilizzo più complicato. Ad esempio i russi possessori di criptovalute verrebbero costretti a dichiarare quelle che possiedono, ad utilizzare solo exchange nazionali autorizzati e regolamentati per gli scambi, collegati solamente a conti bancari nazionali, dovendo anche dichiarare tutte le transazioni di valore superiore ad un determinato minimo.
Questo nuovo disegno di legge sarà svelato a fine settimana, ma potrebbe subire delle modifiche in seguito, tanto che il suo principale artefice, Anatoly Aksakov, sostiene che potrebbe non essere approvato a breve.
Il principale obiettivo della nuova legge sembrerebbe essere quello di far emergere dall’oscurità il possesso ed il trading di criptovalute in Russia, molto probabilmente per poterlo tassare senza che i russi riescano ad evitare di pagarci le tasse sopra.
Inoltre l’intenzione secondaria sembra essere quella di scoraggiarne l’utilizzo alternativo al rublo.