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Per il CEO di Intel il mining di Bitcoin è una crisi climatica

Qualche giorno fa il CEO di Intel, Patrick Gelsinger, ha dichiarato durante un’intervista rilasciata a Bloomberg che “Bitcoin è una crisi climatica”. 

Il problema del consumo energetico di Bitcoin secondo Intel

Ha detto che una singola registrazione sulla blockchain di Bitcoin consuma abbastanza energia per alimentare una casa per quasi un giorno, e che questa sarebbe una crisi climatica. 

Tuttavia poi, assolutamente non a caso, durante la stessa intervista ha promosso il nuovo chip dell’azienda per il mining dicendo che aiuterà a risolvere questo problema climatico. 

Si tratta pertanto di pura e semplice propaganda, anche perchè Gelsinger probabilmente ignora che i consumi energetici del mining di Bitcoin non dipendono né da quante transazioni vengono effettuate, né da quali macchinari vengono utilizzati per il mining, nè da come è stato progettato il protocollo Bitcoin. 

I consumi dipendono dal prezzo di BTC, e dal premio che ricevono i miner che dimezza ogni circa 4 anni. 

Infatti non è, e non può essere, il protocollo Bitcoin a decidere quanta energia consuma il mining, ma questa è sempre e soltanto una decisione arbitraria dei miner. 

Il mining è una competizione in cui vince chi elabora più hash, ovvero di chi impiega più potenza di calcolo consumando più energia. I miner pertanto sono di fatto stimolati a consumare quanto più possibile a patto di non superare con i costi i ricavi del loro lavoro di estrazione. 

Bitcoin crisi climatica
Bitcoin è responsabile dell’emissione solamente dello 0,08% della CO2

Perché Bitcoin non sta causando una crisi climatica

Quindi molto probabilmente è falso affermare che nuovi chip più efficienti possano ridurre i consumi del mining di Bitcoin, perchè non faranno altro che far aumentare la potenza di calcolo e la difficulty. 

Inoltre è anche falso affermare che una singola transazione in Bitcoin consumi tanta energia quanto ne consuma un’intera casa in un giorno, perché questo calcolo può valere solo per le registrazioni sulla blockchain di Bitcoin. Ad esempio le ormai numerosissime transazioni su Lightning Network consumano pochissimo, quasi nulla. 

Infine è anche falso affermare che Bitcoin stia causando una crisi climatica, dato che secondo recenti stime è responsabile dell’emissione solamente dello 0,08% della CO2 immessa nell’atmosfera ogni anno dalle attività umane. In altre parole se si smettesse di colpo di fare mining di Bitcoin in tutto il pianeta, l’impatto ambientale di questa decisione sarebbe praticamente nullo, e totalmente irrilevante.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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