Il mondo degli NFT è in continua espansione. I token non fungibili sono la nuova frontiera pronta ad adattarsi a tantissimi contesti, non solo a quello dell’arte. Si parla infatti di NFT nel mondo della musica, nel mondo del gaming, della moda e via dicendo. A questo punto bisogna chiedersi quali siano le figure rilevanti del settore che è bene seguire: chi sono i top influencer del mondo NFT?
Summary
Federico Clapis in testa tra i top influencer NFT
Se si prende in considerazione lo scenario italiano sicuramente una delle figure più influenti e di spicco è Federico Clapis, artista ormai noto nel mondo anche dell’arte “tradizionale” e digitale.
Clapis, infatti, lo scorso settembre, dopo aver digitalizzato la sua opera “Tank Fish” (ideata all’interno di un progetto di sensibilizzazione ambientale) è riuscito a venderla ad un prezzo davvero interessante – circa 70.000 euro.
Secondo una recente ricerca condotta dall’agenzia di influencer marketing Flu Plus, emerge infatti che è tra i top 10 influencer NFT & crypto art per engagement rate.
I tre più inflienti sono:
- Federico Clapis al primo posto con il 20,35%
- Dangiuz con il 13,44%
- Annibale Siconolfi 6,51%.
A completare la classifica ci sono poi Giusy Amoroso, Skygolpe, Catello Gragnaniello, Giovanni Motta, Giuseppe Lo Schiavo, Dotpigeon e Fabio Catapano.
Intervistato per questo report, Clapis commenta così questo nuovo modo di creare arte con gli NFT:
“Spesso da fuori questo mondo può sembrare solo un atto speculativo per dei trader creativi che amano commercializzare immagini. La cosa che non tutti sanno è però che spesso c’è un’autentica passione tra i collezionisti. Si tratta di un viaggio molto più ‘romantico’ rispetto a quello che si pensa, una community molto coesa e unita dalla sete e il desiderio di vedere il futuro avverato”.
I dati sugli NFT in Italia
I dati dimostrano anche che la maggior parte degli utenti attivi in questo nuovo settore sono uomini, si parla infatti di circa il 62% di pubblico maschile, con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni.
Statistiche a parte, il mercato italiano è pieno di artisti di grande valore come Emanuele Dascanio, Matteo Mauro, Andrea Crespi, Giuseppe Veneziano e via dicendo, che in questi mesi nel settore hanno anche segnato vendite di NFT per diverse decine di migliaia di euro su Foundation e SuperRare.

Gli NFT sono una bolla?
Nel mondo crypto spesso si parla di bolle, di hype e FOMO (Fear of Missing Out) e a volte anche gli NFT sono etichettati come l’ennesima moda passeggera.
Chi lo sostiene probabilmente non sa che i primi esperimenti in termini di arte su blockchain risalgono addirittura al 2014 e che anche nel 2017 ci sono stati progetti che hanno congestionato la rete di Ethereum per i numerosi scambi (vedi i CryptoKitties). Di conseguenza, si può ben capire come questa del 2021/2022 non sia una moda ma una normale evoluzione tecnologica.
A tal proposito anche l’artista Dangiuz ha commentato spiegando che molte gallerie e musei italiani e internazionali sono entrate nel settore, che è qui per rimanere:
“Una volta passata la fase embrionale ‘è soltanto un trend!’, ‘è soltanto una bolla’ e con un po’ di assestamento per far passare lo scetticismo iniziale e chiarire il gran polverone su che cos’è in realtà un NFT (tecnologia utilizzabile in moltissimi modi ed ambiti), ci si può finalmente concentrare su come fisico e digitale possano entrambi fare uso di questa nuova tecnologia. Ad esempio, molti musei e gallerie, sia in Italia che all’estero, hanno già accolto a braccia aperte iniziative riguardanti esposizioni e mostre di artisti digitali”