In Texas, i crypto miners devono ora richiedere l’approvazione per la fornitura di energia elettrica dello Stato, a causa di una forte crescita della domanda. I membri del Ercot, il principale operatore di rete dello Stato, hanno votato per creare una task force con lo scopo di proteggere la rete dall’essere sopraffatta.
Summary
Texas e l’approvazione per la fornitura di energia ai crypto miners
Secondo quanto riportato, i minatori di criptovaluta in Texas devono ora richiedere il permesso per connettersi alla rete elettrica dello Stato, in previsione di un’ondata di richieste che si pensa possa far aumentare la domanda di elettricità.
L’Electric Reliability Council of Texas Inc. (o Ercot) è già sceso in campo con un avviso che richiede ai servizi pubblici di presentare degli studi sull’impatto dei crypto miners e di altri grandi utenti che attingono alla rete senza aver chiesto il permesso.
In pratica, i minatori di criptovalute stanno cercano di aggiungere diversi gigawatt di domanda di elettricità sia per quest’anno che per il prossimo, il che pone una sfida per un operatore di rete che in genere ottiene un heads up diversi anni in anticipo dalle industrie tradizionali, che lo aiutano a pianificare meglio il consumo aggiunto.
Proprio per questo, i membri del Ercot stanno votando per creare una task force dedicata a proteggere la rete, definendo ora un piano provvisorio.
Le reazioni preoccupate dei minatori
Con la nuova richiesta di approvazione di fornitura di energia elettrica allo Stato, i crypto miners nel Texas si trovano ora preoccupati per la situazione.
Come il caso del miner Bitcoin Cormint che avrebbe ricevuto un avviso da Ercot, in cui si affermava che il suo progetto fosse fuori da Fort Stockton e che pertanto, la fornitura di energia dovesse essere ridotta di 25 megawatt.
Oppure, l’azienda di Texas-New Mexico Power Co. che aveva già l’approvazione per 130 megawatt dalla sua utility, ma che ora deve sottoporsi alla revisione Ercot per aumentare la capacità, tornando a funzionare in pochi mesi.
Lee Bratcher, presidente del Texas Blockchain Council ha detto:
“Stiamo entrando in un dialogo con Ercot ora per garantire che questo non causi ritardi per i minatori di Bitcoin.”
McAvity anche ha commentato come segue:
“Spero che abbiamo abbastanza tempo per ottenere chiarezza in modo da non far deragliare l’investimento. Se ci vogliono tre mesi, ucciderà il nostro progetto.”
Hub mondiale del mining di Bitcoin
Eppure, nonostante le attuali preoccupazioni sulla fornitura di energia elettrica in Texas, il Paese rimane quello che solo il mese scorso era stato definito come ottimo candidato per diventare l’hub mondiale del mining di Bitcoin.

Eh sì, perché dopo il divieto imposto dalla Cina proprio all’attività di mining, moltissime aziende hanno trovato riparo sicuro anche in Texas, governato dal crypto-friendly Greg Abbott.
Per accogliere un numero sempre maggiore di crypto miners, poi, le mining farm sono diventate le nuove fabbriche di alluminio di Alcoa, sostituendole del tutto.
Già in quel momento però, il governatore Abbott avrebbe chiesto aiuto per stabilizzare la rete elettrica in modo che non si verificassero gravi problemi connessi all’attività.