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La Banca di Spagna mette in guardia su utilizzo crypto

La Banca di Spagna ha appena pubblicato un nuovo rapporto sulla popolarità dell’uso delle crypto e dei possibili effetti che potrebbero avere conseguenze sulla stabilità finanziaria della nazione.

Il report della Banca di Spagna, attenzione alle crypto

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La Banca di Spagna mette in guardia la nazione circa l’utilizzo delle crypto, che potrebbero minare la stabilità finanziaria del Paese

Un recente report della Banca centrale di Spagna, istituto guidato da Pablo Hernandez da Cos, mette in guardia gli spagnoli dai rischi legati all’utilizzo delle criptovalute che si stanno diffondendo sempre più nel paese iberico. 

Il report è il frutto di un dettagliato studio condotto per tre mesi dagli esperti della Banca per capire quali effetti si avrebbero sulla stabilità finanziaria del paese con una sostenuta adozione delle criptovalute. 

Già a fine febbraio il governatore Hernandez da Cos aveva affermato che il mix finanziario tra servizi tradizionali ed asset digitali era molto rischioso. 

Considerando questi potenziali rischi, il governatore aveva affermato che le autorità pubbliche dovrebbero essere obbligate a intensificare il monitoraggio, la regolamentazione e la supervisione del mercato delle criptovalute. 

Inoltre tutte le istituzioni finanziarie che offrono servizi crypto, dovrebbero avvertire con la massima diligenza possibile sui rischi associati.  

Secondo il rapporto appena pubblicato:

“Questo lavoro, per essere efficace ed efficiente, deve essere svolto con una stretta collaborazione, sia internazionale che interistituzionale, in modo da evitare.” 

Il mercato delle criptovalute è ancora da considerarsi tutto sommato limitato, ma la sua crescita esponenziale potrebbe rappresentare un rischio sistemico per l’economia globale.

Il rapporto si conclude con un’analisi della crescita senza sosta delle stablecoin che potrebbero rappresentare un serio rischio a causa della loro poca trasparenza in merito alle riserve di liquidità. 

La regolamentazione crypto secondo Panama

Intanto a Panama proprio in questi giorni è in discussione in seconda lettura all’Assemblea Nazionale un progetto di legge sulle criptovalute, presentato dal deputato Gabriel Silva a settembre del 2021, per trovare una prima chiara regolamentazione al settore.

La proposta, approvata nella prima discussione, sta ora affrontando un secondo esame in base ad alcune modifiche apportate al testo originale. 

Una di queste modifiche sarebbe legata alla necessità di inserire nella macchina statale e nei suoi uffici maggiore digitalizzazione proprio grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain: 

“Espandere la digitalizzazione dello Stato promuovendo l’uso della tecnologia del registro distribuito e della blockchain nella digitalizzazione dell’identità delle persone fisiche e giuridiche nella o dalla Repubblica di Panama e come mezzo per rendere trasparente la funzione pubblica.”

Crypto e Parlamento Brasiliano

Ieri invece, il Parlamento Brasiliano ha definitivamente approvato, almeno al Senato, la sua legge di regolamentazione del settore crypto. Ora il progetto di legge dovrà passare alla Camera e se approvato (sicuramente entro la fine del 2022) dopo la firma del presidente Jair Bolsonaro, diventerà legge. 

La decisione è stata salutata con grande entusiasmo dal suo proponente, il deputato Aureo Ribeiro.

Ribeiro aveva sottoposto il testo al parlamento per la prima volta nel lontano 2015, commentando poi:

“Voglio congratularmi con il relatore del progetto, il senatore Irajá, per l’approvazione, qui in plenaria del Senato, di questo importante disegno di legge.”

Il deputato ha voluto anche commentare la storica decisione del Senato Brasiliano con un tweet che premia il suo lungo sforzo per arrivare a questo traguardo.

Tra le altre cose il provvedimento prevede facilitazione per coloro che volessero installare mining farm in suolo Brasiliano, con la proposta di offrire una totale esenzione fiscale per le aziende interessate

Inoltre il progetto di legge prevede una più stringente regolamentazione per combattere le frodi e i criminali che sfruttano la tecnologia delle criptovalute. 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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