Negli ultimi due mesi le cosiddette balene hanno continuato ad accumulare XRP, la crypto di Ripple.
Summary
Gli address “whale” di Ripple continuano ad accumulare XRP
Lo svela Santiment con un grafico che mostra come solo negli ultimi 11 giorni il numero complessivo di XRP custoditi su indirizzi che ne possiedono da 1 a 10 milioni sia aumentato del 2,4%.
🐳 #XRPNetwork whales holding between 1M and 10M $XRP have collectively been accumulating, and now hold their highest percentage of the asset's supply in 2 months. This is the most active tier of non-exchange holders, and currently hold 6.12% of all $XRP. https://t.co/l39gjRe1Jb pic.twitter.com/M71kwL6r7T
— Santiment (@santimentfeed) May 25, 2022
In questi giorni la percentuale di tutte le crypto XRP detenuti da queste balene è la più alta degli ultimi due mesi, arrivando al 6,12%.
Santiment evidenzia anche che questa fase di accumulo sembra iniziare nel momento in cui il prezzo di BTC è tornato attorno ai 30.000$, e quello di XRP attorno agli 0,4$.
Fino a prima dell’implosione del progetto Terra, iniziata il 10 maggio, il prezzo di XRP era rimasto costantemente sopra gli 0,5$. Nei giorni seguenti, invece, è sceso abbondantemente sotto gli 0,4$, per poi risalire più o meno proprio attorno a questo livello.
Da notare che a fine gennaio, quando ci fu il primo crollo dei mercati crypto del 2022, il prezzo era sceso solo fino a 0,6$, dopo aver toccato gli 1,4$ ad inizio settembre 2021.
Quindi, il calo era già iniziato da diversi mesi e sembrava essersi arrestato dopo il rimbalzo di inizio febbraio che lo aveva riportato quasi a 0,9$.
Fino a fine aprile era ancora riuscito a rimanere sopra gli 0,7$, ma da quel momento è iniziato a scendere in modo significativo.
Non considerando il massimo storico di gennaio 2018, il prezzo di XRP attualmente è del 71% inferiore al recente massimo di settembre 2021, ma è anche del 33% inferiore rispetto al picco minimo di gennaio 2022.
Si tratta quindi di un prezzo decisamente basso rispetto a quello medio degli ultimi mesi. Bisogna risalire a marzo dell’anno scorso per ritrovarlo attorno a quota 0,4$.
L’effetto della causa contro la SEC sul prezzo di XRP
Oltretutto, a novembre del 2020, prima che si diffondesse la notizia della causa della SEC, XRP aveva quasi toccato 0,7$, quindi il prezzo attuale è del 42% inferiore anche a quello che aveva prima che si sapesse della causa.
Pertanto se l’esito di questa causa dovesse rivelarsi positivo per Ripple, è possibile immaginare che il prezzo di XRP potrebbe tornare ad esempio ai livelli pre-causa.
Non stupisce più di tanto quindi che alcune balene stiano cercando di approfittare del recente calo nella speranza che l’attuale prezzo di acquisto si riveli essere particolarmente basso.
Non è assolutamente detto, però, né che l’esito della causa sarà positivo per Ripple, né che il prezzo di XRP sia destinato a crescere nei prossimi giorni, settimane o mesi.
In realtà, come già accaduto in passato, durante gli anni di bear market i prezzi di molte criptovalute vanno in sofferenza, anche se è sempre possibile che per brevi periodi possano crescere un po’ anche durante il bear market.
È quindi possibile che alcune balene abbiano deciso di acquistare con la prospettiva di vendere sul breve periodo nel caso in cui il prezzo di XRP salisse a sufficienza per consentire loro di monetizzare l’investimento fatto in questi giorni.
Data la tipica volatilità dei prezzi delle criptovalute potrebbero aver fatto una sorta di scommessa su un possibile rialzo anche contenuto del valore di XRP sul breve periodo.