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Bitcoin: si guadagna quando i mercati USA sono chiusi

Jake Gordon di Bespoke Investment Group ha fatto una scoperta davvero curiosa: quasi tutti i guadagni ottenuti con il trading di Bitcoin durante la pandemia sono avvenuti mentre i mercati statunitensi erano chiusi. 

Guadagni da oltre il 200% sul Bitcoin se scambiato in fase di chiusura dei mercati USA

Gordon ha preso in considerazione il periodo che va da dicembre 2019 ad aprile 2022, ed ha scoperto che acquistare BTC alla chiusura del mercato azionario USA (ovvero alle ore 16:00 di New York) e venderlo all’apertura del giorno successivo (alle ore 9:30 di New York) avrebbe prodotto guadagni di circa il 270% rispetto al capitale iniziale. Fare il contrario, invece, avrebbe generato una perdita.

Ha anche realizzato un grafico in cui la differenza è davvero molto evidente. 

bitcoin strategie acquisto

In questo grafico la strategia di comprare alla chiusura dei mercati USA e rivendere prima della riapertura è rappresentata dalla linea azzurra, in cui sono raccolti i guadagni accumulati nel corso del tempo a partire da dicembre 2019. 

Ovviamente il massimo del risultato si è ottenuto solamente a partire da dicembre 2020, ovvero da quando è partita la grande bullrun del 2021, ma ancora nel 2022 si sarebbe rimasti in zona nettamente positiva. 

Invece, la strategia contraria, ovvero comprare poco prima della riapertura e vendere in chiusura, avrebbe prodotto guadagni solo durante la bullrun, ed ora sarebbe in negativo. In particolare Gordon ha scoperto che in questi primi mesi del 2022 un trader che avesse comprato BTC all’apertura dei mercati USA e venduto alla chiusura avrebbe perso il 30%. Chi invece avesse seguito la precedente strategia avrebbe perso solamente l’8%. 

D’altronde i prezzi di Bitcoin ormai sono da diversi mesi correlati all’andamento del Nasdaq, che tuttavia oscilla solo tra le 9:30 e le 16:00 ET (il fuso orario della costa orientale degli USA, dove sta New York). Negli altri orari il prezzo di Bitcoin ovviamente non viene condizionato dal Nasdaq, né dagli altri mercati finanziari statunitensi, ed è molto curioso che ciò significhi che mediamente quando i mercati USA sono chiusi il suo prezzo sale, mentre quando sono aperti scende. 

La relazione pre e post sessione dei mercati USA tra Nasdaq e Bitcoin

Bespoke, inoltre, ha anche scoperto che il prezzo Bitcoin tende mediamente a salire durante il weekend, ovvero quando il mercato azionario è chiuso, e che dal lunedì al venerdì le sue oscillazioni intraday sono mediamente piatte prima dell’apertura dei mercati USA, e tendono a scendere dopo la sua apertura. 

Da questa analisi si può dedurre che la correlazione del prezzo di Bitcoin con l’andamento del Nasdaq gioca decisamente a sfavore di Bitcoin stesso, nonostante da dicembre 2019 l’indice Nasdaq100 abbia guadagnato il 42%. D’altronde nello stesso periodo il prezzo di Bitcoin è salito di quasi il 300%, quindi è più che ovvio che la sua crescita non può essere affatto spiegata solo con la correlazione con il Nasdaq. 

Inoltre, tale correlazione in realtà non sembra essere diretta, ma dovuta semplicemente ad un atteggiamento simile nei confronti delle due asset class da parte di investitori e speculatori, in particolare statunitensi. Probabilmente è per questo motivo che quando i mercati USA sono chiusi cessa di esserci, visto che ad operare sui mercati finanziari quando negli USA è notte sono soprattutto investitori e speculatori asiatici, o europei. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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