HomeCriptovaluteCorrelazione tra mercato crypto e tassi Fed

Correlazione tra mercato crypto e tassi Fed

Il mercato delle crypto sembra aver già scontato una politica monetaria aggressiva compresi i prossimi rialzi di luglio e settembre da parte della Fed.

Le crypto vengono influenzate dalle decisioni sui tassi da parte della Fed

tassi fed
Le decisioni sui tassi da parte della Fed incidono sulle performance del mondo crypto

Con sedute sempre molto volatili e l’Asia che inizia ad avvertire scricchiolii importanti, sembrano più preoccupanti gli andamenti delle borse mondiali che le performance del mondo crypto

L’asset ancora relativamente giovane secondo un rapporto di Reuters sembra aver già scontato il fatto che la Fed continuerà per tutto l’anno con una politica monetaria aggressiva volta a combattere l’inflazione. 

I rialzi dei tassi applicati finora sono stati già scontati senza non pochi danni. 

La perdita del 70% del valore di Bitcoin e lo sfondamento a ribasso dei 20.000 dollari sono stati un duro colpo. Anche le altre valute digitali hanno avuto comportamenti analoghi, con Ethereum che rompe a ribasso la soglia dei $1.000.

Tuttavia, l’asset sembra aver digerito le scelte di Powell e soci e nonostante, per luglio e settembre si aspettino rialzi dei tassi analoghi, rispettivamente di 75pb e 50pb, non sembra essere particolarmente preoccupato. 

La preoccupazione è ancora minore per quanto riguarda le mosse della BCE.

Christine Lagarde sembra non toccare palla pur avendo problemi ben più grandi da gestire. Se l’economia americana ha dei problemi, quella europea ha sicuramente una situazione più grave. 

Il debito dei cosiddetti PIGS (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) preoccupa molto Bruxelles, in particolare quello del bel Paese salito a 2700 miliardi ad oggi. 

Christine Lagarde fa di tutto per proteggere l’Europa

Il debito è composto per quasi un terzo dai titoli italiani in pancia alla Banca Centrale europea e questo preoccupa il Presidente Lagarde. Infatti, ha messo a lavoro il suo team per una sorta di scudo anti-spread per proteggere i Paesi più fragili dal default, che come un domino, distruggerebbero anche l’Unione Europea. 

Questa sorta di “Whatever it takes 2.0” dovrebbe essere varato nei prossimi giorni ed è l’unica notizia degna di nota che i mercati attendono dal vecchio continente. 

In un’ottica di lungo periodo, con i mercati in piena tempesta e un futuro incerto, ci sono strategie meno dolorose di altre. 

Sempre secondo Reuters una di queste potrebbe essere una Pac Strategy, ovvero l’acquisto frazionato nel tempo così da non entrare con i propri capitali in unica soluzione rischiando di bruciare il timing. 

Questa operazione permette di tutelarsi nel lungo periodo e, in un mercato in fase bear come quello di oggi, potenzialmente, di incassare qualcosa senza rischiare più di tanto. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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