All’ultima audizione del Congresso il Presidente della Federal Reserve americana, Jerome Powell, è tornato a parlare delle mosse adottate per fronteggiare l’inflazione.
Summary
Il piano contro l’elevata inflazione di Jerome Powell
All’ultimo congresso degli Stati Uniti d’America, il presidente della Fed, Jerome Powell, rassicura:
“Il rialzo dei tassi è appropriato, non vogliamo provocare una recessione”.
L’economia statunitense, secondo il presidente della Banca Centrale Americana, gode di ottima salute e inflazione a parte va bene così com’è. L’occupazione è ad ottimi livelli e anche se i prezzi sono cresciuti si sta cercando di fronteggiare la salita con interventi mirati.
L’enorme liquidità immessa dallo Stato nel tessuto economico per fronteggiare la pandemia ha sorbito effetti sorprendenti e il costo di una politica aggressiva sui tassi può essere tranquillamente sopportato.
“L’economia americana è molto forte e ben posizionata per sostenere una politica monetaria più restrittiva”.
Questo quanto espresso dal presidente al Congresso. Riguardo la lotta all’inflazione dichiara:
“Continuerà a dipendere dai dati in arrivo e dall’evoluzione della situazione economia. L’istituto centrale assumerà le proprie decisioni riunione dopo riunione e continuerà a comunicare il proprio pensiero il più chiaramente possibile. L’inflazione ha ovviamente sorpreso al rialzo nell’ultimo anno e altre sorprese potrebbero essere in serbo. Dovremo quindi essere agili nel rispondere ai dati in arrivo e all’evoluzione delle prospettive”.
In sostanza la Banca Centrale americana rimarrà molto attenta ai dati su CPI, occupazione, prezzi ecc. e si riserva di fare scelte agili e tempestive di volta in volta.
Infine, la frase che tutti aspettavano e che in un certo qual modo è riuscita a dare ossigeno ai mercati che dopo tanto rosso virano di nuovo al verde:
“Non stiamo cercando di provocare, e non credo ci sarà necessità di provocare, una recessione”.
Le dichiarazione del Presidente Fed rassicurano il mercato azionario
La stretta monetaria è importante e necessaria, ma la recessione non è nei piani.
Successivamente al discorso di Powell le borse hanno subito dato segnali positivi.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,37% mentre lo S&P 500 ha registrato un +0,45%.
Il Nasdaq non è da meno rispetto agli altri listini e guadagna quasi un 1% chiudendo con un buon 0,96%.
Le dichiarazioni hanno sorbito un ottimo effetto poiché hanno rassicurato dal pericolo più temuto dagli addetti ai lavori, una recessione, che porterebbe ancora più perdite nelle borse e presumibilmente causerebbe danni in tutto il mondo.