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Grayscale fa sul serio contro la SEC

Dopo la bocciatura della richiesta di Grayscale di convertire il suo fondo GBTC in un ETF, la società aveva denunciato la SEC

Grayscale non rinuncia alla causa contro la SEC

Ora si scopre che Grayscale fa davvero sul serio, tanto da essere disposta a portare la causa avanti anche per le lunghe, pur di far valere le proprie ragioni. 

Infatti, di recente il CLO (Chief Legal Officer) di Grayscale, Craig Salm, ha dichiarato che la causa potrebbe andare avanti per uno o due anni. 

Salm ha rivelato che Grayscale ha lavorato molto per soddisfare tutte le richieste della SEC, e che nel corso dei mesi scorsi ha ricevuto oltre 11.500 lettere a favore della conversione di GBTC in un ETF. 

Il primo passo dopo la bocciatura è stato quello di presentare una petizione al tribunale con cui hanno chiesto la revisione della decisione, ma questo è solo il primo passo. 

Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi Grayscale presenterà al tribunale memorie scritte che espongono la sostanza delle loro argomentazioni, mentre la SEC avrà l’opportunità di fornire le sue controargomentazioni. In questa fase anche terze parti con un forte interesse per la questione possono inviare alla Corte le loro argomentazioni a riguardo. 

Parallelamente a questo processo, saranno selezionati tre giudici che valuteranno il caso ed alla fine prenderanno una decisione.

Salm ha rivelato di avere rispetto per le persone che lavorano alla SEC e che hanno passato anni a lavorare su problemi difficili presentati dagli asset digitali, ma che non sono d’accordo con la loro decisione. 

Il punto su cui Grayscale insiste è la differenza di trattamento tra gli ETF sui future su Bitcoin, già approvati dalla SEC, e quelli collateralizzati, invece, in BTC spot, tutti bocciati. La SEC fa una distinzione perché ritiene che l’exchange in cui vengono scambiati i future su Bitcoin sia sufficientemente regolamentato e sorvegliato, tanto da “tenere conto di preoccupazioni come frodi e manipolazioni”. 

Grayscale porta avanti la sua tesi riguardo l’approvazione dell’ETF

Per Grayscale, invece, future su Bitcoin derivano il loro prezzo dai mercati spot sottostanti, quindi l’approvazione degli ETF sui future, ma non quella degli ETF spot sia “arbitraria e capricciosa”, ovvero una “discriminazione ingiusta”, in violazione dell’Administrative Procedure Act (APA) e del Securities Exchange Act del 1934 (“Exchange Act” o “’34 Act”).

Salm ha anche rivelato che nel caso in cui perdesse questa causa, potrebbe anche chiedere un’udienza “en banc” o appellarsi addirittura alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

Il processo che sta seguendo la causa in realtà ha una tempistica ridotta, perché si sono potuti rivolgere direttamente alla Corte d’Appello di Washington, saltando un livello del sistema giudiziario USA. Tuttavia i contenziosi federali di questo tipo in genere possono richiedere da dodici mesi a due anni. 

Salm ha concluso dicendo: 

“A prescindere da quanto tempo ci vorrà, riteniamo che la forza delle nostre argomentazioni dovrebbe sfociare in una decisione finale a nostro favore presso la Corte d’Appello del Circuito di Washington”. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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