Lo scorporo da eBay di PayPal ha contribuito alla trimestrale e alla guidance deludenti del servizio di pagamento in questa trimestrale.
La trimestrale di PayPal delude gli analisti

Tempo di trimestrali e tra quelle ancora in uscita, gli analisti di certo aspettavano il Q2 di PayPal, polso importante per verificare la salute dell’azienda, ma anche per avere degli input sui consumi.
Il banco di prova ha messo spalle al muro la società di pagamenti che non centra i target, non solo per lo scorporo da eBay che deve le transazioni sul proprio sito di acquisti e aste online su un suo sistema di pagamenti indipendente.
I ricavi del secondo trimestre sono stati più deboli di quanto gli analisti si aspettassero e l’utile netto è in calo del 23% rispetto allo scorso anno.
Il dato sul fatturato del secondo trimestre si attesta a 6,81 miliardi di dollari e gli utili per azione hanno toccato quota 0,93 dollari, mentre l’EPS rettificato cala. Il fatturato, invece, è in aumento.
Il dato di per sé non è indicativo di quanto in salute sia la società di transazioni, tuttavia è sempre un buon segnale.
A discapito di PayPal c’è da dire che lo scorporo avvenuto con eBay ha pesato per entrambe e l’amministratore delegato già a inizio anno manifestava il suo sogno di teletrasportarsi al termine di questa fase, quando in sostanza eBay per la società sarebbe stata solo un ricordo.
Se fino ad oggi le azioni di PayPal riscontrano un calo annuo del 2%, con la trimestrale che ha mostrato un risultato con alcune ombre e altre luci, e soprattutto la notizia dell’interessamento di Elliot Management nell’azienda, sono risalite sovraperformando il Nasdaq.
Elliott Management investe in PayPal
È notizia di oggi, infatti, che Elliott Management abbia investito due milioni di dollari in PayPal e che ritenga che il valore delle azioni sia ai suoi minimi e che quindi sia diventata interessante.
Elliott in una nota fa sapere che il vero problema di PayPal sia il management e alcune scelte sbagliate fatte nel tempo, ma che sia facilmente risolvibile e che l’azione possa avere margini ampissimi, complice anche il fatto che secondo alcune stime il mercato dei pagamenti online possa ancora crescere nel biennio 2022/23 di un ulteriore 14%.
Elliot è solito investire in società al loro bottom e quando ritiene che il valore delle relative azioni sia minore del reale valore di mercato, la notizia del suo interesse ha generato aspettative anche in altri investitori e speculatori che con i loro acquisti hanno fatto salire il titolo.